Il tempo per i dissidenti di incontrare il candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci e di riscontrare una comunione di intenti ed ecco arrivare la comunicazione dell’esito dell’assemblea regionale di Base Popolare Marche svoltasi oggi nella sala riunioni del Cosmpolitan di Civitanova, riunione a porte chiuse e ingresso vietato ai media. Gli elementi di sintesi: «Base Popolare corre con Acquaroli: il partito entra ora nella fase elettorale con una nuova organizzazione dopo l’assemblea di questa mattina. Approvati programma, documento politico e codice etico».
La posizione: «Una scelta di campo – assicurano i vertici di Base Popolare – chiara e decisa, ratificata questa mattina al termine di un’assemblea dei soci partecipata e condivisa negli obiettivi e nei valori. Base Popolare Marche è pronta a ripartire dopo le vicissitudini delle ultime settimane e ha deciso di sostenere il presidente Francesco Acquaroli alle prossime elezioni regionali. Pertanto questa è la posizione ufficiale, ratificata dall’assemblea che è sovrana. Altre iniziative sono da intendersi a carattere personale. Il suo progetto è il più coerente con i contenuti della nostra piattaforma programmatica, in quanto fondato su regole condivise e una visione futura che renda protagonisti i territori e le comunità locali sottolinea il direttivo».
Le dimissioni-non dimissioni di Spacca: «Il presidente Gian Mario Spacca resta saldo al comando di Base Popolare Marche (infondate le voci su sue possibili dimissioni). Nel corso dell’assemblea sono stati approvati il programma, il documento politico e il Codice Etico. Terminata la fase costituente, si entra ora nella fase elettorale anche con una nuova organizzazione che risponde ai valori di Base Popolare, con il mandato di operare negli ambiti organizzativi e territoriali per la campagna elettorale. Un organismo, nella sua composizione, in linea con il rinnovamento, cardine della politica del movimento. E’ stato approvato il programma dal titolo: “One – Un sistema unico per una Regione inclusiva, moderna e innovativa”. Ampio è stato il dibattito che ha preceduto l’ approvazione di tali decisioni e che ha riconfermato la piena adesione all’obiettivo strategico politico di Base Popolare, quello di unire tutte le forze che si riconoscono nel popolarismo e nei suoi valori posti alla base dell’azione del Ppe (Partito Popolare Europeo). Si è respirata un’aria di convinta partecipazione e di una forte unità di intenti».
Bene per l’unità di intenti, anche se occorre dire che l’assemblea non è risultata affollatissima, una cinquantina i presenti. «Con soddisfazione ho registrato una convinta adesione di tutti i presenti al percorso indicato sin dal suo nascere da Base Popolare – ha dichiarato il coordinatore regionale Raimondo Orsetti – e una unanime condivisione delle scelte. Noi andiamo avanti. Con chi ci crede davvero e con chi ha voglia di fare e costruire». «Siamo diversi, ci siamo incamminati in un percorso di costruzione politica che rompe gli schemi – ha fatto eco la vice coordinatrice regionale Paola Giorgi – necessario, complesso, ma anche appassionante, con la partecipazione e la condivisione di tutti gli iscritti. Abbiamo lavorato per costruire un ponte, ora iniziamo a camminarci sopra con la certezza che i moderati sono i veri rivoluzionari». Quasi, quasi le parole di Papa Leone XIV.
(L. Pat.)
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