Un viaggio tra storia e attualità per gli alunni della Betti 

IL VIAGGIO si è svolto tra Italia e Istria (oggi slovena) dal 6 al 9 maggio. L’itinerario ha permesso ai ragazzi di conoscere da vicino la complessità storico-culturale della città di Trieste, la realtà dei Centri di Raccolta Profughi (Padriciano), il magazzino 18 (oggi 26) nel porto vecchio, ma anche di scoprire la città di Gorizia/Nova Gorica, proclamata Capitale Europea della Cultura 2025. Dopo la visita a Capodistria e Pirano, due gioielli della costa istriana, dalle radici fortemente veneziane e italiane, il viaggio si è concluso con un coinvolgente laboratorio didattico presso l'M9 di Mestre, giovane realtà museale dedicata all'approfondimento della storia del Novecento. LA TOCCANTE LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DEGLI STUDENTI

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha assegnato un finanziamento che ha permesso alla classe 3B della secondaria dell’IC Betti di promuovere e realizzare un progetto dedicato alla scoperta della geostoria del confine orientale italiano e del dramma dell’Esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

Grazie a questo contributo, le famiglie degli alunni della classe 3^B non hanno dovuto sostenere costi per il viaggio di istruzione. Un’opportunità unica per gli studenti, che hanno approfondito, infine, sul campo una pagina difficile e poco conosciuta della nostra storia attraverso un itinerario ricco di spunti culturali e formativi.

L’Istituto si è distinto infatti negli ultimi anni per la partecipazione alle attività promosse dal Ministero in materia di didattica della Frontiera Adriatica, quali l’adesione alla scuola di alta formazione e ai seminari nazionali per la formazione dei docenti. Inoltre, la classe è stata premiata lo scorso anno al Quirinale dal Presidente Mattarella per il concorso “10 febbraio”, uno straordinario riconoscimento fonte di grande orgoglio per la scuola. Questi requisiti hanno permesso all’IC Betti di essere tra le 30 istituzioni scolastiche finanziate a livello nazionale.

Il viaggio si è svolto tra Italia e Istria (oggi slovena) dal 6 al 9 maggio. L’itinerario ha permesso ai ragazzi di conoscere da vicino la complessità storico-culturale della città di Trieste, la realtà dei Centri di Raccolta Profughi (Padriciano), il magazzino 18 (oggi 26) nel porto vecchio, ma anche di scoprire la città di Gorizia/Nova Gorica, proclamata Capitale Europea della Cultura 2025. Dopo la visita a Capodistria e Pirano, due gioielli della costa istriana, dalle radici fortemente veneziane e italiane, il viaggio si è concluso con un coinvolgente laboratorio didattico presso l’M9 di Mestre, giovane realtà museale dedicata all’approfondimento della storia del Novecento.

La dirigente Anna Maria Isidori ringrazia il Ministero dell’Istruzione e del Merito e FEDERESULI per la preziosa opportunità e tutto il personale scolastico coinvolto nell’organizzazione del progetto. Uno speciale riconoscimento va all’autista Stefano Cerolini della Pagliarini Bus, che ha contribuito con professionalità e umanità a rendere indimenticabile l’esperienza scolastica. 

Segue lettera dei ragazzi.

Lettera di ringraziamento 

Cari Preside e Professori,

siamo giunti all’epilogo di questi quattro giorni, un viaggio nei luoghi che tanto abbiamo studiato ma soprattutto un viaggio nei nostri luoghi interiori accompagnati da persone straordinarie. 

Ormai siamo in dirittura d’arrivo e con questa lettera l’intera Terza B vorrebbe esclamare un grande “Grazie!”. 

Sono sempre troppo poche le parole che possono seguire il ringraziamento di cuore di un’intera classe. 

Grazie alla nostra professoressa Achilli che ci ha permesso di conoscere la frammentata, travagliata e incredibile storia della Frontiera Adriatica, una Storia e tante storie che sanno di italianità e di umanità e che ci insegnano a guardare con uno sguardo ampio, da ogni punto di vista. La storia degli esuli non è solo un “particolare” in passato poco noto di un periodo buio della storia italiana ed europea, ma può essere oggi anche l’invito a riflettere sulle tradizioni, le diversità e la/le identità, quindi in una parola un invito forte al rispetto. 

Grazie davvero ai prof. Morganti e Moretti e grazie alla nostra Micaela, perché senza di voi non avremmo avuto la possibilità di viaggiare e vivere questa esperienza grandiosa. 

E infine, il nostro più sentito ringraziamento è rivolto alla Dirigente che, sempre con entusiasmo, ha accettato la proposta di questa interessante gita di istruzione e formazione. 

È stato un viaggio unico che rimarrà nelle nostre giovani menti, ma soprattutto nelle valigie dei nostri cuori. 

Secondo Nelson Mandela, “Il ricordo è il tessuto dell’identità”, e noi con il Viaggio del Ricordo siamo riusciti non solo a conoscere il passato del confine orientale, ma soprattutto a delineare chi siamo e chi vogliamo essere.

Dall’emotivamente provante visita alla Foiba di Basovizza passando per le vie di Trieste, Pirano e Capodistria sino ad arrivare alla conoscenza del Magazzino 18, abbiamo appreso quanto sia importante essere delle persone resistenti che sanno trovare appiglio nella forza della propria mente e delle proprie radici e nella nobiltà delle emozioni ed è proprio quello che la Ugo Betti, assieme alla materia scolastiche, ci ha trasmesso.  

Non solo, abbiamo vissuto insieme un momento storico che ci unirà per sempre: l’elezione del nuovo papa Leone XIV. L’Istria, con i suoi numerosi LEONI di San Marco, si è sempre distinta per la sua profonda spiritualità. Ecco, vedere tutti insieme emozionati la prima benedizione papale è stato qualcosa di magnifico. 

Grazie per averci permesso di scoprire luoghi immaginifici e incantevoli, dove purificare l’anima. 

Grazie, grazie e ancora grazie perché questo viaggio è la sintesi dei nostri unici tre anni, il connubio perfetto. 

Noi siamo e saremo per sempre la Terza B, con i suoi tanti difetti e le grandi avventure vissute insieme e voi ai nostri occhi sarete eternamente dei Maestri di Vita a cui essere grati per averci aperto l’orizzonte. 

Una pace disarmata e disarmante; l’eredità più grande che questo viaggio ci lascerà. 

Grazie, custodi della nostra gioia, perché il “Viaggio del Ricordo” è stata l’esperienza più bella che potessimo vivere.

La Terza B


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