“Non è un Paese per mamme. Le difficoltà della donna in Italia a diventare madre” il Focus dell’Anmil
FERMO - «Sono situazioni complesse quelle in cui si vengono a trovare oggi le mamme lavoratrici, che si aggravano quando queste si trovano a doversi fare carico anche di anziani non autosufficienti e/o di persone affette da gravi disabilità e che, come equilibriste, con estrema difficoltà si ritrovano a dovere bilanciare il proprio ruolo professionale con le responsabilità familiari - dichiara il presidente Anmil di Fermo, Marcello Luciani - Più aiuti anche a livello istituzionale, equità salariale, meno stereotipi e maggiori reti di sostegno, sono queste le istanze dell’Anmil a supporto del superamento delle discriminazioni di genere e del vivere serenamente la realtà di lavoratrici, di madri e di donne più in generale. In questa giornata, voglio ricordare con gratitudine ed affetto tutte le mamme e tutte le donne che, pur non avendo generato, sanno amare ed accogliere chi è nel bisogno» conclude il Presidente.
Si intitola “Non è un Paese per mamme. Le difficoltà della donna in Italia a diventare madre”, il focus che mette in evidenza le problematicità che impediscono alla donna di fare figli con tutte le conseguenze di natura socioeconomica e demografica che ne conseguono, che l’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) ha inteso realizzare per celebrare la Festa della Mamma di oggi, su iniziativa del Gruppo Donne Anmil (composta da Stefania Benedetti, Michelina Ferrazzo, Antonina Lipari, Barbara Longhi e Graziella Nori), grazie al lavoro del Coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi Anmil, Prof. Franco D’Amico, e con la Partnership della Tgr Rai che ha inteso garantire il pieno sostegno di tutte le testate giornalistiche regionali.
«L’approfondimento – si legge in una nota proprio dell’associazione – vuole mettere in luce come, nel contesto italiano, le donne lavoratrici e madri risultano in media le più sacrificabili e sacrificate a causa del peso della cura della casa e della famiglia che ricadono quasi interamente sulle loro spalle. Il Belpaese, non presentando un adeguato sistema di supporto finanziario alle famiglie e di servizi di sostegno alla maternità, tra l’altro, è andato incontro a quello che in termini tecnici viene definito “gelo demografico”: le donne sono state indotte a fare sempre meno figli e questo ha determinato un disequilibrio demografico tra nati e morti».
«Sono situazioni complesse quelle in cui si vengono a trovare oggi le mamme lavoratrici, che si aggravano quando queste si trovano a doversi fare carico anche di anziani non autosufficienti e/o di persone affette da gravi disabilità e che, come equilibriste, con estrema difficoltà si ritrovano a dovere bilanciare il proprio ruolo professionale con le responsabilità familiari – dichiara il presidente Anmil di Fermo, Marcello Luciani – Più aiuti anche a livello istituzionale, equità salariale, meno stereotipi e maggiori reti di sostegno, sono queste le istanze dell’Anmil a supporto del superamento delle discriminazioni di genere e del vivere serenamente la realtà di lavoratrici, di madri e di donne più in generale. In questa giornata, voglio ricordare con gratitudine ed affetto tutte le mamme e tutte le donne che, pur non avendo generato, sanno amare ed accogliere chi è nel bisogno» conclude il Presidente.
«È un dolore che non trova pace, è una ferita che non può rimarginarsi quella di una madre che prova il lutto di un figlio non concepito per trovare una morte ingiusta sul lavoro: è questo un altro gravoso tema – afferma la vicepresidente nazionale Anmil e rappresentante del Gruppo Donne associativo, Graziella Nori – che affronta quotidianamente la nostra Associazione, se pensiamo che ogni giorno c’è una mamma che piange la scomparsa di un figlio rimasto vittima di un incidente lavorativo: in media muore quotidianamente 1 lavoratore di età inferiore ai 45 anni (che si presume abbia la madre ancora in vita, data anche la grande longevità delle donne). Tutelare la serenità della vita affettiva familiare, sociale e lavorativa delle donne e soccorrerle prontamente laddove questa è stata spezzata da un evento infausto consumato sul lavoro, è tra i contributi che l’Anmil vuole dare alla società per custodire il più impegnativo, silenzioso e bel lavoro al mondo, quello della mamma».
E’ stato realizzato uno spot visibile a questo link