di Serena Murri
Porto San Giorgio ha aperto le porte al maxi schermo con le riprese del film Frammenti, presso la villa Santa Maria al Poggio. Il commento dell’assessora alla cultura, Carlotta Lanciotti: «La città dimostra di essere ancora una volta una meta richiesta che ha tante bellezze da scoprire, ringrazio il presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, che in qualche modo ha fatto tornare ad essere Porto San Giorgio un punto di riferimento anche per le sale cinematografiche e per tutte le produzioni che vogliono rivolgersi a noi».
Come hanno spiegato questa mattina gli addetti ai lavori, in questi giorni sono in corso le riprese del film, diretto dalla regista Bianca Marcelli, scritto da Dario Germani e prodotto da La Pratella 76 con la supervisione artistica di Giorgio Caporali, protagonisti Riccardo De Rinaldis e la marchigiana Rebecca Liberati, oltre a Carl Vitale e Marco Brandizi.
Il film vede il debutto alla regia di Bianca Marcelli: «Ho scelto questa regione perché è meravigliosa. Ho trovato una location più bella dell’altra. Le location di questo film fanno veramente metà del film, sono una più incredibile dell’altra. Da questa villa al teatro di Fermo, a vari ambienti esterni che abbiamo usato ma non vogliamo spoilerare. Abbiamo girato a Fermo, Porto San Giorgio, a Ponzano presso la Madonna delle Cataste dove il tempio è veramente uno spettacolo». Il film parla della storia di un ballerino che parte da Roma e arriva nelle Marche per inseguire il sogno di lavorare ad alti livelli nel mondo della danza, affronterà tutto un percorso interiore e psicologico che lo porterà, nel corso del film, a prendere consapevolezza di se stesso, con diverse svolte inaspettate. Il messaggio del film è quello di «inseguire quello che veramente si ama fare -ha spiegato la regista – non per soldi e fama, rivolgendosi ai giovani di oggi che troppo spesso si concentrano sul raggiungimento di cose che secondo me non sono ciò che fa la felicità».
Il protagonista Riccardo De Rinaldis (protagonista nella fiction Mameli andata in onda su Rai 1) ha ammesso: «È la prima volta nelle Marche e sono molto contento perché non conoscevo la bellezza di questo posto, adesso che stiamo per andare via mi dispiace molto ma tornerò sicuramente. Il protagonista di questa storia è Romeo, un ragazzo un pò ribelle, ballerino che ha tantissime cose dentro, belle e brutte.. Dovrà fare un bel percorso e nel film si vedrà un cambiamento molto forte in un personaggio che cerca di arrivare ai suoi obiettivi in qualsiasi modo».
L’attrice fermana Rebecca Liberati per la prima volta recita in casa: «In questo film forse sarà la prima volta in cui, come recitazione, riuscirò ad esprimermi così tanto, rispetto alle altre interpretazioni. È anche la prima volta nel Fermano, per me è un’emozione fortissima perché sono legatissima a queste terre. Il mio personaggio è cattivo, non di indole, ma interpreto una donna che ha imparato ad essere rigida con se stessa prima che con gli altri per raggiungere i propri obiettivi. La sua è una femminilità, alla quale da una parte dovremmo aspirare ma che può fare paura».
«Siamo ormai a 35 produzioni nelle Marche, in questi due anni e mezzo. Un grande risultato è anche quello di essere alla terza produzione nel Fermano. Un’altra soddisfazione – le parole del presidente della Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, Andrea Agostini – è essere anche a Santa Maria al Poggio perché i luoghi del Fermano sono poco conosciuti, abbiamo iniziato a visionare i luoghi, a proporli. Vedere che un luogo da me visionato rientra in questa produzione è una piccola soddisfazione, unita al fatto che abbiamo tre attori marchigiani, tra questi Rebecca Liberati. Inoltre, ci sono 40 persone nel Fermano per due settimane e questo muove l’economia e fa comunicazione. «Quello che stiamo facendo è la miglior promozione di noi stessi. Con cauto ottimismo, piano piano, da marchigiani i risultati arriveranno. Ad oggi, le produzioni che stanno girando nelle Marche – ha aggiunto Agostini – sono quattro: Frammenti nel Fermano, Miopia a Pesaro, La bambina di Chernobyl ad Ancona e Il principe della follia a Jesi. Abbiamo coperto tutte le Marche, è una soddisfazione».
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