La forza della memoria: Giovanni Impastato incontra gli studenti del polo “Urbani”

PORTO SANT'ELPIDIO - L’incontro con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso a Cinisi dalla mafia la notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, nasce da un’appassionata collaborazione tra l’Iiss “Carlo Urbani” e Civitasvolta di Civitanova Marche, un’associazione di volontariato che si occupa della difesa dei diritti costituzionali, dell’ambiente naturale e antropico

Difficile, se non impossibile, raccontare ogni parola ed ogni singola emozione che hanno caratterizzato l’incontro tra Giovanni Impastato e gli studenti delle classi quinte del Polo Urbani.

Il racconto della mattinata del 15 maggio scorso al “Teatro delle Api” di Porto Sant’Elpidio sarà un vero tentativo di dantesco “trasumanar”.

L’incontro con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso a Cinisi dalla mafia la notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, nasce da un’appassionata collaborazione tra l’Iiss “Carlo Urbani” e Civitasvolta di Civitanova Marche, un’associazione di volontariato che si occupa della difesa dei diritti costituzionali, dell’ambiente naturale e antropico. «Davanti ai futuri maturandi del Polo – rimarcano dall’Iiss – e ad una delegazione di ragazzi appartenenti a quattro diverse scuole medie del territorio della Secondaria di Primo Grado, Impastato ha discusso di mafia e di legalità attraverso il vivo ricordo di suo fratello Peppino. Quest’ultimo, non definito da lui un eroe, perché gli eroi, sempre giovani e belli, rischiano di rimanere lontani dalla quotidianità, ma da considerare un punto di riferimento, non si è arreso davanti ai sistemi mafiosi dentro e fuori la sua famiglia, ha lottato per la libertà fino al sacrificio estremo: la vita».

Giovanni Impastato e, in piedi, Mario Andrenacci

Ad introdurre Giovanni Impastato è stato un brillante professore di Filosofia Politica dell’Università di Perugia, Luca Alici, che ha parlato alla giovane platea sul valore del tempo, sul rapporto tra passato, presente e futuro, sul valore della memoria per comprendere il presente. Un discorso filosofico dal grandissimo significato etico, ma articolato con complessa ed appassionata semplicità.

«A rompere il ghiaccio con le domande all’onorevole ospite è stato l’avvocato Marco Massei, che collabora con Civitasvolta, e dopo di lui gli studenti si sono avviati in una fiumana di domande nate spontaneamente da un ascolto attento e partecipato. Impastato – raccontano dall’Urbani – ha invitato i ragazzi ad “uscire dai social” per impegnarsi socialmente sul territorio, ad assumere un ruolo culturale e a rispettare la nostra amata Costituzione, senza mai dimenticare che il futuro si costruisce sulla memoria. Molto significativi anche i saluti del vicepreside, prof. Mario Andrenacci, in apertura e del sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella, in chiusura: entrambi hanno invitato gli studenti a riflettere sul valore della testimonianza per mantenere viva la memoria, a meditare sul coraggio e sull’impegno civile, sul ruolo della scuola e della cultura nell’affrontare determinate sfide sociali».

«Se una storia non si racconterà sarà destinata a finire, diceva lo scrittore Leonardo Sciascia, ecco perché dobbiamo far vivere ai nostri studenti iniziative come questa, affinché loro stessi diventino mezzi attivi di diffusione di valori alti e salvifici. Degna conclusione di una mattinata difficilmente ripetibile, un pranzo organizzato per Giovanni Impastato dall’Alberghiero di Porto Sant’Elpidio, un momento – concludono dall’istituto – di gradevole convivialità in cui si sono assaggiate pietanze tipiche del nostro territorio. Le parole di gradimento dei ragazzi e i loro volti parlanti sono stati la risposta più chiara su ciò che questo incontro ha rappresentato. Questa la scuola che la dirigente scolastica, prof.ssa Laura D’Ignazi, ed i suoi docenti portano avanti, con difficoltà ma anche con passione e fiducia costanti».


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