«Festa delle Cove e Gran premio Corsa co li carrozzi, i marchi sono nostri» La replica della Pro loco a Pezzani. Pronto l’appello

PETRITOLI - «Il Sindaco Pezzani è convinto di aver agito nel giusto, ma non ha ancora dimostrato del tutto la correttezza del suo operato, abbiamo già pronto l’appello per il tribunale del Tar Marche, così come la causa di risarcimento del danno, presso il tribunale dei marchi e delle imprese, la storia è ancora tutta da scrivere»

(foto inviata dalla Pro loco di Petritoli)

Riceviamo e pubblichiamo dalla Pro loco di Petritoli, la nota a firma della  presidente Maria Laura Flocco, dopo il pronunciamento del Tar nel braccio di ferro tra il sodalizio e il Comune e la conseguente soddisfazione del sindaco Luca Pezzani. Proprio al primo cittadino è rivolta la replica della Pro loco.

«Anche questa volta il Sindaco Pezzani, affacciato alla torre civica, invoca la vittoria, senza però valutare nel dettaglio quanto realmente accaduto. Il Tar delle Marche, nella sentenza 345/25 del 12/05/2025, di fatto non entra nel merito della questione ma si limita ad analizzare dei tecnicismi amministrativi, ribadendo dei concetti già noti a tutti sull’art. 118 comma 4 della Costituzione, e cioè che lo Stato, le Regioni, le città metropolitane, le Province favoriscono l’autonoma iniziativa di cittadini e associazioni allo svolgimento di attività di interesse collettivo sulla base del principio di sussidiarietà. È chiaro che in base al citato articolo e a quello relativo alla Legge Regionale 9/2006 non esiste l’obbligatorietà di affidare le feste alla Pro Loco, ma il punto focale di tutta la questione non era questo, il problema di fondo sta nella titolarità di queste Feste. Infatti, appena venuti a conoscenza, della ormai famosa, delibera 60 del 25-5-2024 questa associazione inviò immediatamente una pec al Comune di Petritoli per rivendicare la titolarità dei marchi “Festa delle Cove” e “Gran premio Corsa co li carrozzi”. Il Tar è evidente, non è entrato nel merito di quello che è successo durante le manifestazioni, proprio perché ha ritenuto che le questioni e le distorsioni nelle procedure delle due manifestazioni dell’estate 2024 debbano essere sviscerate da un altro tribunale che è quello dei marchi e delle imprese. La Proloco Petritolese è detentrice del marchio ”Petritoli Gran premio corsa co li Carrozzi” N° registrazione 302024000078994 del 15/05/2024. Registrazione avvenuta ben prima della delibera n. 60 del 25/05/2024, nonostante l’opposizione del Comune, peraltro respinta. Ed è sulla base di questo principio che il Tar ha sentenziato, nella parte conclusiva, con tali parole: “In conclusione per le esposte ragioni, ricorso e motivi aggiunti vanno respinti. Si ravvisano ragioni sufficienti per la compensazione delle spese di lite”. Per compensare ancora una volta le spese legali il Tar nella sintetica “si ravvisano ragioni sufficienti per la compensazione” ha sottolineato, come anche dichiarato dallo stello legale del Comune di Petritoli nella discussione del 9 aprile 2025, che la questione si dovrà risolvere nel tribunale preposto. Il 38° “Gran premio corsa co li Carrozzi”, organizzato dal comune di Petritoli il 25 agosto 2024, così come certificato dal Suap di Ascoli, è stato realizzato con un marchio registrato da altro ente, usufruendo di contributi e sponsorizzazioni. Il Comune di Petritoli può organizzare le più belle feste patronali, e le più avvincenti competizioni sportive, anche un gran premio di formula uno, ma non può organizzare, senza la Proloco Petritolese, il “Gran premio corsa co li Carrozzi”. Stessa situazione si pone per la festa delle Cove, dove la procedura di attestazione ha avuto un iter più lungo, ma quando sarà completato varrà lo stesso discorso fatto per la “corsa co li Carrozzi”. Anche sulla questione dei contributi il Tar, in principio assoluto, ricorda che i contributi possono essere concessi dalle amministrazioni alle associazioni a loro insindacabile giudizio. Mentre il punto, nello specifico, è che le quote di contributo erano state promesse proprio dall’amministrazione, che vede il Sindaco a capo della stessa ma anche membro del direttivo della Proloco, passaggio ribadito in sentenza. Sono state proprio le promesse inattese a sbilanciare la Proloco nelle spese per l’organizzazione delle feste passate, mettendola in difficoltà al momento dei pagamenti verso i creditori è generando il debito presente. L’amministrazione (…) le ha affidate ad associazioni fuori dal paese, non ha voluto trovare nessun accordo con la Proloco, nonostante tre riunioni in cui eravamo disposti ad accordi conciliativi (…)». 

Sulle manifestazioni cittadine la Pro loco fa notare che «c’erano gli sponsor in bella vista sulle locandine a supportare le associazioni che, per semplificare l’iter di assegnazione, hanno ricevuto l’affidamento diretto con procedura di soglia sino a 5.000 euro. Affidamento effimero e insufficiente visto che l’esecuzione delle manifestazioni è stata organizzata, in definitiva, dal Comune, come ben celebrato dal Sindaco, sul palco, alla chiusura della manifestazione “Le Cove”, per poi pagare, con determina di assegnazione, le associazioni (…). (…) La Pro loco petritolese, pur essendo stata sempre pronta ad un accordo bonario, peraltro sempre disatteso, ha continuato a lavorare con le proprie forze, senza gravare sulla cittadinanza, ed è per questo che continuerà a far valere il principio di titolarità delle manifestazioni che da oltre cinquant’anni organizza sul territorio. Non solo le feste sono dei petritolesi ma anche la Pro loco. Ed è a tal proposito che vogliamo ringraziare tutte le persone che in questo momento storico ci sono state vicine. Il sindaco Pezzani esulta e si prepara ad organizzare nuovamente le feste per riportarle “agli antichi splendori”, come quella dell’anno scorso, pizza e pesce fritto, proprio i piatti “De na ota”. Il Sindaco Pezzani è convinto di aver agito nel giusto, ma non ha ancora dimostrato del tutto la correttezza del suo operato, abbiamo già pronto l’appello per il tribunale del Tar Marche, così come la causa di risarcimento del danno, presso il tribunale dei marchi e delle imprese, la storia è ancora tutta da scrivere».

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