FERMO – Una vita intera trascorsa con la maglia dell’Usa Santa Caterina addosso per Francesco Mazzoleni, che dopo una lunga carriera ha deciso di appendere le scarpette al chiodo.
«La decisione è stata dettata più dal corpo che dalla mia testa. Sfortunatamente ho avuto diversi infortuni al ginocchio. Inoltre credo che capire il momento giusto sia importante, troppo competitivo per non essere ad un buon livello – ha commentato Mazzoleni -. Sono nato e cresciuto a Santa Caterina, mio padre è da sempre un dirigente di questa società e dopo tanti anni in altre squadre ho deciso di voler giocare proprio nella squadra del mio quartiere. È stato per me sempre un onore e soddisfazione aiutare questi colori che a mio parere avrebbe più necessità di supporto da parte del quartiere stesso».
Tanti anni al fianco dell’Usa, dalla Terza Categoria alla Prima. Anni in cui Mazzoleni ha messo da parte tante emozioni e ricordi: «Amo questo sport al punto che ogni ricordo non potrà mai essere cancellato. Vittorie, sconfitte gioie e delusioni fanno parte del percorso e dei valori dello sport, per cui vanno tutti conservati. Considerati i centinai di messaggi di stima e affetto, quello che mi hanno organizzato i miei compagni e la società nella mia ultima partita, posso dire che non ho nessun rimpianto. Non avrebbe senso averlo in quanto quello che ho fatto l’ho sempre fatto al 100%».
Difensore, capitano, vera e propria anima biancoverde Mazzoleni, che non ha nessuna intenzione di lasciare la sua “famiglia”. «Sinceramente avrei voluto almeno un anno sabbatico per capire quello che mi piacerebbe di più fare, però lusingato dalla richiesta di mister Roberto Cottone, avrò l’onere e l’onore di collaborare nel ruolo di vice allenatore – sottolinea Mazzoleni – dall’età di 6 anni sono stato sempre all’interno del rettangolo verde, al momento non mi vedo ancora del tutto al di fuori».
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