di Maikol Di Stefano
Dodici aziende del tessile marchigiano protagoniste ad Osaka in occasione del prossimo Expo. “The power of fashion Marche Osaka 2025”, questo il nome dell’evento presentato oggi all’azienda Loriblu a Porto Sant’Elpidio. Focus sulla giornata inserita nel programma dell’Expo, presso il padiglione “Osaka”, che si terrà il 4 giugno. Sarà un momento d’incontro tra la manifattura marchigiana e la cultura e l’economia del Giappone. Una trasferta oltre oceano, insomma, per realizzare una mostra ed una sfilata, il tutto grazie al progetto finanziato dal bando della Regione Marche, promosso dalla Confesercenti Marche e dalla MC Consulting.
«Siamo stati molto contenti, felici ed orgogliosi di accogliere questo invito che è arrivato da tutte le istituzioni qui presenti e soprattutto da parte di Elena Capriotti in persona. – ha spiegato Sara Cuccù, dell’azienda Loriblu, tra le partecipanti alla trasferta e che ha ospitato la presentazione dell’evento – Porto i miei saluti, quelli della famiglia e dell’intera azienda Loriblu. Siamo onorati di ospitare qui la presentazione di questo evento e facciamo il nostro in bocca al lupo a tutti coloro che andranno ad Osaka a portare il valore delle Marche». Volto e vero motore dell’organizzazione del power of fashion è Elena Capriotti, dirigente della Confesercenti Marche e membro del CDA della MC Consulting. «Voglio ringraziare prima di tutto l’azienda Loriblu e tutti gli stilisti che ci stanno dando credito e manforte, in questo caso anche per il supporto logistico. Un grandissimo plauso va fatto a questa realtà (Loriblu, ndr) e alla famiglia Cuccù. Saranno dodici le imprese presenti ad Osaka, faranno parte della sfilata del prossimo 4 giugno».
Tra le dodici realtà ci sono non solo quelle del Calzaturiero elpidiense, ma anche la Sorbatti di Montappone con i suoi cappelli, i tessuti dell’azienda Tombolini così come i capi della sartoria Luca Paolorossi di Filottrano. «Questo programma è importante perché mette in rete una serie di aziende, avendo come minimo comun denominatore la moda ed il fashion della regione Marche. Stiamo parlando di un settore da sempre vanto per i nostri territori, il manifatturiero può continuare a dare soddisfazioni, come Made in Italy, nel mondo – ha spiegato l’assessore regionale, Andrea Maria Antonini – Stiamo lavorando a questa trasferta da un anno, abbiamo pensato che ci sono tante affinità come Stato, ma anche come Regione, con la cultura giapponese. Si tratta di un popolo fiero delle proprie tradizioni che sono ancora un punto cardine della sua società moderna, ma allo stesso tempo parliamo di un paese proiettato al futuro che fa da apripista sull’innovazione tecnologica. Ecco, la nostra regione fa lo stesso: parte da una tradizione manifatturiera, ma è capace di attingere e attrarre le novità tecnologiche del caso».
Presenti anche i vertici locali e nazionali di Confesercenti, associazione motore del progetto The Power of fashion Marche. «Sono contenta che la nostra associazione partecipi a questa realtà, perché noi siamo, come Confesercenti, un insieme di produttori e imprenditori che devono mettersi in mostra. E quale migliore occasione di questa? Io vado in Giappone da venticinque anni, sono di casa oramai. Si tratta di un popolo che ha una passione ed un amore per l’Italia che in nessuno degli altri 58 paesi dove esporto potrei mai trovare» le parole di Angiolina Piotti Velenosi, presidente del gruppo di Ascoli Piceno a cui è seguito l’intervento del vicepresidente vicario nazionale, Nico Gronchi: «Il primo ringraziamento va alla Regione Marche che con il proprio bando ha finanziato e creduto in un progetto come questo. La presenza di un’associazione nazionale come la nostra, oltre 350.000 iscritti in tutta Italia, in questo momento storico è un elemento chiave nella capacità di saper interagire con più realtà e non lavorare a compartimenti stagni. In questo mondo sempre più complesso ed incasinato, alcune certezze ci sono: il digitale e la sostenibilità. Come rendere concreti questi concetti non è mai semplice. Oggi abbiamo messo insieme dodici realtà, ponendo in contatto aziende che sono un’eccellenza nel loro settore e che si mettono a dialogare per creare una filiera».
Tra i curatori della parte espositiva ci sarà l’imprenditore Luca Sabbioni. «Il Giappone è un paese difficile in cui entrare, ma una volta che riesci a far breccia, poi loro ti sposano e ti danno tutta la loro stima. Abbiamo messo in piedi, come aggregato, in fiera, un mix tra presente e storia. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a penetrare il mercato, anche fosse solo con una delle nostre aziende. Significherebbe aprire la porta».
Presente tra gli altri anche il “volto” nipponico stesso con Yoko Moryama, organizzatrice di eventi tra Italia e Giappone. «Mi occupo di seminari ed eventi sull’olio italiano in Giappone e più di una volta, a Tokyo, mi sono trovata a farlo su realtà marchigiane. Si tratta di una regione che il mio popolo sta scoprendo e amando. Andiamo oltre le rinomate Firenze e Roma, oggi ci sono molta curiosità e voglia di scoprire qualcosa di nuovo come questa regione». Un saluto è anche arrivato direttamente da Tokyo con il collegamento di Davide Fantoni, segretario generale Camera di Commercio italiana in Giappone: «Sono felice di vedere tutti riuniti, io posso solo dire che vi aspetto il 4 giugno per poter stare tutti insieme e farci una bella chiacchierata dal vivo».
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