La questione del linguaggio, inteso come dialogo tra esseri umani, e l’uomo considerato esso stesso linguaggio, a partire dai propri limiti, dalle proprie richieste quotidiane. Questi i due principi cardine che si prefigge di far maturare e divulgare Casa Casper, centro studi di filosofia del dialogo, inaugurato sabato 17 maggio, alle ore 17, a Fermo.
Il centro è dedicato al filosofo tedesco Bernhard Casper il quale, analizzando i linguaggi della filosofia della religione, dell’arte e del mondo delle scienze naturali, ha dedicato la sua vita allo studio e all’insegnamento della teoria e della pratica del dialogo.
Il legame del filosofo tedesco con la città di Fermo è dovuto alla dottoressa Maria Benedetta Curi, presidente di Casa Casper, che dopo gli studi di filosofia effettuati presso l’Università di Pisa, inizierà una collaborazione professionale durata dieci anni con il professore Casper. A lei il filosofo, dopo la scomparsa, ha donato la sua biblioteca personale che la Curi ripristinerà a Fermo nella sede di Casa Casper che si trova in via Mazzini 3 a Fermo.
L’evento inaugurale di Casa Casper si è tenuto tuttavia presso le sale della Biblioteca Comunale Romolo Spezioli di Fermo, per ospitare una più vasta capienza di pubblico.
Molti gli intervenuti alla serata, sia in presenza sia da remoto, tra i quali molti esperti di filosofia che hanno avuto modo, sia di lavorare con Casper, che di studiarne a fondo la sua ideologia del dialogo, a partire dalla presidente Curi per poi proseguire con il filosofo e teologo Giovanni Ferretti, la professoressa Carla Danani, docente presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, i professori Stefano Bancalari (La Sapienza di Roma), Adriano Fabris (Università di Pisa), Francesco Paolo Ciglia, Virgilio Cesarone e Oreste Tolone (Ud’A, Chieti-Pescara), il professore Markus Enders, successore di Casper alla Cattedra di Filosofia della Religione Cristiana dell’Università di Friburgo, in Brisgovia.
Tutti a testimoniare come la questione del linguaggio sia centrale per il nostro essere, per il nostro futuro, perché, appunto, ciascun uomo, a partire dai propri limiti, dalle proprie richieste quotidiane, è esso stesso linguaggio trascendente, che, come la lingua italiana suggerisce, scende tra, cioè prende corpo e si gioca nello scambio delle domande e delle risposte che compongono tutta una vita.
Molte le idee sull’attività futura di Casa Casper. Da settembre, infatti, sarà possibile frequentare corsi all’interno dei quali si metteranno a tema i discorsi e i dialoghi di Casper. Molte anche le collaborazioni con diversi atenei e istituti quali l’Università degli Studi di Macerata, il Conservatorio di Musica di Fermo G.B. Pergolesi, la Scuola di Mediazione Linguistica “San Domenico” di Fermo, la Biblioteca Romolo Spezioli di Fermo, l’Università degli Studi di Pescara “Gabriele D’Annunzio”. Sono in fase di accordo le attività con altri atenei sia italiani che stranieri. Tutte le attività di Casa Casper verranno pubblicate nel sito www.casacaspercentrostudi.org e sui canali social del centro studi di filosofia del dialogo.
Un cammino verso un nuovo umanesimo che parla di dialogo, di relazione, di quel linguaggio capace di creare ponti, senza confusioni e sovrapposizioni, tra le dimensioni dell’umano, del mondo della natura, del divino, a partire dal grido di sempre, e di oggi, che chiede pace. Ma non solo parlare di questo bensì fare pronunciando parole in azione, con un filoso-fare coinvolgente e familiare, al servizio dell’uomo, della città, della cultura.
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