«La decisione del Consiglio Comunale di avviare la gestione provvisoria in house del porto turistico di Porto San Giorgio tramite la partecipata comunale SGDS rappresenta una svolta storica per la nostra città. Una scelta coraggiosa, fondata su atti concreti e su valutazioni tecniche certificate, che permetterà di garantire la continuità dei servizi essenziali per i diportisti, tutelare gli interessi pubblici e finalmente voltare pagina dopo anni di contenziosi e ambiguità». E’ quanto sostiene, con una nota, il consigliere comunale Emanuele Morese (Si Può).
«Le vicende che hanno interessato il nostro porto negli ultimi anni sono complesse, dense di contenziosi e opacità, e meritavano una risposta forte. Questa maggioranza ha scelto di esserci, di affrontare il nodo con responsabilità e trasparenza. Chi invece ha scelto di uscire dall’aula, come il Partito Democratico e l’intera minoranza, ha rinunciato al proprio ruolo istituzionale. Una decisione incomprensibile e, lo diciamo con chiarezza, indegna della funzione di rappresentanza esercitata in Consiglio. Quando si è chiamati a votare su un tema cruciale per il futuro della città, ci sono tre opzioni legittime: essere favorevoli, contrari o astenersi. Uscire dall’aula per non assumersi alcuna responsabilità – l’affondo di Morese – è una fuga, una vergogna politica che dimostra l’incapacità di scegliere e partecipare al dibattito democratico. Le alternative erano chiare: o si tentava un nuovo bando, dai contorni ancora incerti e tecnicamente difficili da definire in tempi utili, oppure si optava per una gestione provvisoria affidata alla società partecipata comunale. La nostra scelta, supportata da un Piano Economico Finanziario asseverato dal collegio dei revisori dei conti e da pareri tecnici qualificati, è stata quella più seria, più concreta, più immediatamente efficace. L’opposizione, invece, ha preferito alimentare paure infondate, agitare lo spettro del fallimento, insinuare dubbi e sospetti. Nessuna proposta, solo propaganda. Ma il coraggio di amministrare si misura proprio nei momenti più delicati. E noi abbiamo scelto di affrontarli, non di scappare. È naturale provare preoccupazione: chi governa, chi ha a cuore la città, vive il peso delle scelte. Ma chi si lascia paralizzare dalla paura non costruisce nulla. Porto San Giorgio deve tornare a correre, e lo farà ripartendo dal suo volano naturale: il porto. Infine, una domanda resta senza risposta da parte di chi ha governato per dieci anni: dove sono finiti i canoni che l’ente avrebbe dovuto riscuotere? Dove è finita la polizza fideiussoria che avrebbe dovuto garantirli? Su queste questioni, il silenzio della minoranza è assordante. Questa maggioranza, invece, ringrazia il sindaco, il vicesindaco e tutti gli uffici tecnici per aver lavorato con dedizione e coraggio. Dove altri vedevano una catastrofe, abbiamo colto un’opportunità. La città non ha più tempo da perdere».
Emanuele Morese
Consigliere Comunale – Lista Si Può
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