Porto turistico
Stop ai servizi garantiti ai diportisti. A comunicarlo la società Marina oggi ai suoi clienti. In un nota, fanno sapere alcuni di loro, l’ex concessionario dell’approdo ha reso noto che dalla mezzanotte di domani la società si vedrà costretta ad interrompere i servizi finora forniti ai diportisti e ciò per avviare la rimozione dei beni amovibili entro la data del 25 maggio, fissata dal Consiglio di Stato nella sentenza di convalida del decreto di decadenza della concessione demaniale. Una circostanza che di fatto sembra spiazzare i clienti e questo proprio all’inizio di una nuova stagione.
La Marina, tuttavia, manterrà un presidio di sicurezza con il proprio personale fino alla data di sgombero effettivo per tutelare il naviglio ormeggiato. Questa decisione, peraltro in qualche modo scontata visto l’esito della querelle giudiziaria, arriva all’indomani del Consiglio comunale che ha deliberato l’affidamento diretto della gestione del porto alla Sgds multiservizi per un massimo di tre anni. Società che dovrebbe siglare il contratto entro venerdì. Così, almeno, stando a quanto ha riferito l’assessore al demanio Fabio Senzacqua, relazionando ieri sera ai consiglieri sui recenti sviluppi di una vicenda che prende le mosse nel marzo del 2023, quando gli uffici di via Veneto avevano adottato un provvedimento di revoca della concessione per mancato pagamento dei canoni. Di certo non c’è tempo da perdere adesso per la municipalizzata, che dovrà immediatamente attivarsi per evitare una interruzione dei servizi medesimi a favore dei diportisti. Una operatività, quella richiesta alla Sgds, in un settore complesso come quello della gestione di un porto che necessita di competenze tecniche e professionalità. Una sfida per la società presieduta da Giovanni Lanciotti. Ma in queste ore, a tenere banco tra i diportisti, è l’incertezza sul futuro immediato della struttura.
Sandro Renzi
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