Le sale della Prefettura di Fermo hanno ospitato questa mattina la presentazione ufficiale della ventesima edizione del “Festival della Comunicazione” che per la prima volta sarà ospitato dall’arcidiocesi di Fermo e forte è slogan utilizzato “Accendiamo la speranza, una diversa comunicazione è possibile”. Il prefetto Edoardo D’Alascio ha subito aperto le porte al FEstival perché «è un onore supportare un evento tale capace di unire l’intero territorio. Nella mia esperienza, soprattutto ai tempi di Cremona, ho avuto modo di venire in contatto con il Cardinale Martini e da lì la volontà di approfondire con le encicliche di Papa Leone XIII proprio nelle edizioni paoline».
Ad illustrare il programma ci ha pensato don Michele Rogante, responsabile delle comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Fermo che ha lavorato alla serie di appuntamenti con la collaborazione di don Enrico Brancozzi, il giornalista Adolfo Leoni e l’assessore Annalisa Cerretani, coinvolgendo 8 vicarie su 9 e toccando ben 12 Comuni dell’intera diocesi; intero programma consultabile su www.mueodiocesano.it con tanti appuntamenti decisamente importanti. «Il primo convegno è in programma il 30 maggio alle ore 18 con il prefetto della Santa Sede, con il direttore e giornalista Enrico Mentana. Mentre il secondo convegno sarà in programma l’8 giugno con con Vincenzo Corrado, don Simone Bruno, Riccardo Maccioni e Vincenzo Varagona. Da non perdere il focus sulla lingua dei segni per una comunicazione accessibile con suor Veronica Amato Donatello. Da visitare la mostra diffusa di opere d’arte nelle cinque chiese giubilari della diocesi oltre alla mostra dei paolini nell’auditorium Santa Monica mentre in versione digitale è stato letto dai ragazzi del Liceo Preziotti Licini il messaggio del Papa. Ci sarà un doppio passaggio in carcere dove prima saranno consegnati dei libri delle Paoline e poi si svolgerà un convegno dedicato ai giornalisti».
Ha reso possibile il tutto l’assoluta volontà dell’arcivescovo Rocco Pennacchio che ha subito accolto la proposta di comunicare in modo responsabile, lanciata da don Michele Rogante. «Occorre disarmare le parole, riprendendo il messaggio di Papa Francesco sul quale è tornato proprio Papa Leone XIV di recente, parlando di una comunicazione disarmata e disarmante, che non sia muscolare. Con la paura non si costruisce la pace che necessita di una comunicazione mite. Esistono nella Chiesa i Super Cattolici che pensano che solo con la forza si possa affermare la verità ma non è in questo modo che si rende un servizio a Dio e proprio per questo coinvolgeremo il territorio, per far sì che sia un grande momento di comunità».
A coordinare il festival sarà don Giuseppe Lacerenza che presenterà la sua esperienza paolina indicando come riferimento la figura di don Alberione e aggiungendo che «oggi c’è un’informazione fatta di falsità che porta l’individuo a perdere libertà e per questi motivi nasce l’idea del Festival, perché una diversa comunicazione è assolutamente possibile». Presenti alla conferenza stampa anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Giorgio Girotti Pucci.
Roberto Cruciani
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