Set a Jesi per il film “Il Principe della follia” di Dario D’Ambrosi

CINEMA - Alessandro Haber: «Le Marche regione unica per bellezza e accoglienza»

«Le Marche sono uniche, con queste colline commoventi, tra il mare e la montagna, è veramente una bella regione, tra le più stimolanti e accoglienti d’Italia» cosi Alessandro Haber ha descritto la regione Marche sul set del nuovo film Il Principe della follia in atto a Jesi, scritto e diretto da Dario D’Ambrosi e prodotto da Red Post Prodction S.r.l. con il sostegno di Regione Marche – PR-FESR 2021-2027, Fondazione Marche Cultura e della Marche Film Commission. La storia racconta la diversità senza filtri retorici ma con una forte valenza simbolica, per (di)mostrare come dovrebbe essere riconosciuta e rispettata la persona disabile.

«Dario D’Ambrosi ha sempre curato le persone ferite con il teatro patologico e si è dedicato agli altri in maniera incondizionata, mi sono affidato totalmente a lui al suo mondo che è unico, dove tutto è molto vero, molto sincero e leale, è una storia folle, totalmente fuori dai canoni, mi piace stare qui e amo quello che sto facendo.» – ha proseguito Haber parlando del film che vede nel cast tra gli attori protagonisti oltre a lui, Andrea Roncato, Carla Chiarelli e Stefano Zazzera. Al centro della storia una famiglia disfunzionale ripresa a Jesi negli angusti spazi di una casa in rovina, tra una cucina cadente, una camera delle bambole e un corridoio angusto.

«Non è un semplice film ma un messaggio potente che vogliamo dare dopo anni di lavoro ed esperienze su ragazzi disabili e psichici – ha spiegato il regista Dario D’Ambrosi – un messaggio che si collega a quello che diceva Papa Francesco: per migliorare questa società bisogna partire dagli ultimi e il protagonista de ‘Il principe della follia’ è un ultimo di questa società, in lui c’è un motivo, una ragione ma soprattutto una bellezza. Qui nelle Marche stiamo realizzando un film che lascerà un segno forte sia come messaggio che come immagine».

Le riprese de Il principe della follia, iniziate da pochi giorni, proseguono per tre settimane a Jesi e con set anche a Cingoli, Monsano, Castelfidardo e Montemarciano e Senigallia. «Un’opportunità preziosa per promuovere l’intera regione, per impiegare maestranze e professionisti locali nel settore cinematografico e garantire ricadute economiche in tutto il nostro territorio – ha affermato Andrea Agostini Presidente di Fondazione Marche Cultura, Marche film Commission-. Su 40 persone della produzione il film impiega 25 maestranze e professionisti locali che spesso rientrano da Roma per lavorare con l’orgoglio di girare per la propria terra, a questi si aggiungono altri 50 marchigiani tra comparse e figurazioni speciali, numeri che si estendono su tre settimane di lavoro prevalentemente su Jesi ma si gira anche su tutto il territorio da cui emerge il segnale che le Marche non sono solo terra di cinema ma anche il luogo dove lavorare e dove vivere».

La storia racconta di Francesco un taxista che durante una pausa notturna, sulla tv di un bar, vede un’insolita televendita. Un presentatore paralitico sta vendendo la sua famiglia composta da due anziani artisti: una ex ballerina del Teatro dell’Opera, un malinconico clown e da Vanessa, una giovane e affascinante donna. Francesco riesce a scovare l’appartamento dal quale viene trasmessa la televendita e scopre che il presentatore, la ballerina, il clown e Vanessa si stanno preparando ad una tragica resa dei conti familiare.

Presenti sul set l’attrice Carla Chiarelli, legata alle Marche per il forte legame che la univa a Valeria Moriconi, di cui fu la testimone di nozze; tra gli altri, gli attori Stefano Zazzera, Mauro Cardinali e il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo che insieme all’assessore Alessandro Tesei hanno portato il saluto della città.


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