Truffe telematiche, scattano quattro denunce da parte dei Carabinieri

TRUFFE - Oggetti acquistati sulle piattaforme e mai arrivati, abboccamenti a strani sms ed identità digitali rubate, sono state diverse le segnalazioni giunte ai militari dell'arma, che attraverso le loro indagini hanno portato alla denuncia di quattro soggetti

di redazione CF

Le truffe telematiche sembrano ormai essere la piaga dell’epoca. Tra false telefonate, messaggi trappola e acquisti di merce inesistente, districarsi nel mondo digitale è diventato sempre più complicato.

A Porto San Giorgio, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato un 40enne di origini campane, ritenuto autore di una truffa. L’uomo, nel mese di gennaio aveva inviato un messaggio alla vittima, una donna di circa 70 anni, nel quale, spacciandosi per la figlia, aveva raccontato di aver smarrito il telefono cellulare e di avere l’urgente necessità di acquistarne un altro. Con questo stratagemma il truffatore è riuscito a farsi accreditare 900 euro su un conto corrente a lui intestato.

A Pedaso, invece i Carabinieri di quel Comando Stazione hanno denunciato un 40enne, ritenuto autore di una truffa telematica. L’uomo, dopo aver proposto telefonicamente la vendita di alcuni ricambi per motocicli, è riuscito a farsi accreditare l’importo pattuito di 200 euro senza mai spedire la merce. L’identificazione è avvenuta grazie all’analisi incrociata dei dati bancari e dei tabulati telefonici.

A Montegiorgio invece i militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato un 50enne. Lo stesso, con il pretesto di vendere una lavastoviglie tramite una “piattaforma” marketplace, è riuscito a farsi accreditare dalla vittima la somma di 110 euro, per poi rendersi irreperibile. Sempre i Carabinieri della Stazione di Montegiorgio hanno denunciato un 20enne, resosi responsabile di un’altra truffa telematica. Il giovane, dopo aver carpito i dati informatici della carta prepagata della vittima, ha eseguito tre transazioni trasferendo complessivamente la somma di 50 euro dalla suddetta carta ad un “conto gioco” virtuale a lui riconducibile.

Le attività riportate, condotte dai Carabinieri, rappresentano un esempio concreto dell’impegno dell’Arma nella prevenzione delle truffe, un fenomeno sempre più diffuso. In tal senso si invita la cittadinanza a consultare il sito istituzionale dell’Arma dove da tempo sono stati pubblicati consigli pratici su come evitare tali reati e segnalare eventuali sospetti.


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