Un milione per la chiesa di San Vito Martire: al via i lavori

MONTE VIDON CORRADO - L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato il primo acconto del 30% del contributo concesso (256.088 euro) per la riparazione del monumento situato in pieno centro storico

Sono iniziati i lavori sulla chiesa di San Vito Martire, situata nel comune di Monte Vidon Corrado, che contano su un importo di 1 milione di euro.
L’Ufficio Speciale Ricostruzione, infatti, ha appena liquidato il primo acconto del 30% del contributo concesso (256.088 euro) per la riparazione del monumento situato in pieno centro storico, il cui aspetto odierno rappresenta la sintesi di una serie di eventi susseguitisi nell’arco dei secoli; a partire dalla sua edificazione che risale presumibilmente al XVI secolo fino alla successiva demolizione nel 1750 e alla ricostruzione, sei anni più tardi. La più importante ed antica cappella è quella dedicata a San Vito Martire, patrono di Monte Vidon Corrado, situata alla destra dell’entrata, residuo della più antica chiesa del XVI sec.

«Si tratta di un altro tassello che andiamo a restituire al cratere, ed in particolare al territorio fermano – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Passo dopo passo stiamo cercando di riportare l’Appennino colpito dal sisma nel posto che merita, fatto di sicurezza e futuro. Un lavoro complesso, che portiamo avanti con costanza grazie a tutti gli attori coinvolti, in questo caso la Diocesi, l’Usr e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».

Le scelte progettuali messe in campo hanno l’obiettivo di ridurre le vulnerabilità dell’edificio. Si inizierà quindi con la tecnica dello scuci-cuci per ripristinare le murature, sostituendo i laterizi danneggiati. Le murature saranno consolidate con iniezioni di malta fluida, utilizzando materiali compatibili con quelli originali. Si procederà poi con interventi di riparazione delle lesioni e chiusura delle nicchie, inserendo tirantature metalliche per migliorare la resistenza sismica. I solai deteriorati saranno rifatti con strutture in legno massiccio. Le volte saranno consolidate con intonaco armato e rete in fibra, e la torre campanaria sarà messa in sicurezza con una struttura interna in acciaio.


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