Ricostruzione e sviluppo dell’alta montagna: primo incontro tra la Struttura Commissariale, l’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche e i Comuni della rete “Sibillini Italy Experience”
Si è tenuto ieri il primo incontro operativo tra la Struttura Commissariale alla Ricostruzione, l’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche e i Comuni della rete Sibillini Italy Experience, quali Arquata del Tronto, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano ed Ussita. «Un appuntamento importante, che – fanno sapere dalla struttura commissariale della Ricostruzione – inaugura un percorso di ascolto e confronto con le comunità locali e che proseguirà nei prossimi mesi attraverso una serie di incontri tematici, dedicati a condividere strategie, obiettivi e visioni di rilancio per le aree dell’alta montagna».
All’incontro ha partecipato in collegamento il Commissario Guido Castelli, che ha ricordato come fin dall’inizio del suo mandato da assessore alla ricostruzione, insieme al presidente Francesco Acquaroli, sia stata «riconosciuta la strategicità del territorio montano. L’entroterra è un patrimonio fondamentale della nostra regione – ha dichiarato Castelli – e rappresenta un’occasione concreta per una nuova visione di sviluppo. L’obiettivo è costruire, insieme ai territori, un modello innovativo e sostenibile di turismo, capace di valorizzare le risorse naturali e culturali, di attrarre giovani e di generare nuove opportunità occupazionali».
Durante l’incontro si è sottolineata «l’importanza di mettere a sistema gli ingenti investimenti pubblici e privati attivati per la ricostruzione, per la rigenerazione e lo sviluppo, con l’obiettivo di creare un ecosistema territoriale integrato. Un turismo “tutto l’anno”, in grado di offrire servizi di qualità e rafforzare l’identità dei luoghi, promuovendo il territorio come nuovo landmark della regione Marche. L’iniziativa, promossa in sinergia con le amministrazioni locali, si inserisce all’interno di una più ampia strategia di rilancio post-sisma e punta a coinvolgere attivamente il tessuto socio-economico delle aree montane, per costruire insieme un futuro sostenibile e attrattivo».
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