«Cancro al pancreas in aumento, anche pazienti giovani» A Fermo le nuove frontiere della terapia

SANITA' -Al reparto di Gastroenterologia del Murri ambulatorio ad hoc, ad accesso diretto, posti letto e specializzazioni

da sin. Giampiero Macarri e Samuele De Minicis

«Purtroppo il cancro al pancreas è una patologia in costante aumento, e tra i pazienti riscontriamo una percentuale sempre più alta di giovani». A parlare è il professor Giampiero Macarri, direttore della Gastroenterologia del Murri di Fermo.
» L’evoluzione scientifica ci dice che oggi la loro gestione gastroenterologica (il 60% dei pazienti diventa itterico) e oncologica è prioritaria. Insomma la fase terapeutica diventa essenziale e, certamente, nei pazienti che rispondono alla terapia si valuta anche l’intervento chirurgico. Ma per fare tutto ciò serve una struttura organizzativa articolata e specifica. Il Murri, in questo – rimarca Macarri – è davvero al passo con i tempi grazie alla direzione dell’Azienda sanitaria che ha puntato molto sulla presa in cura dei pazienti affetti da questa patologia. Possiamo, infatti, vantare un pool di specialisti di altissimo livello, un ambulatorio dedicato, ad accesso diretto (dunque senza passare dal Cup ma con prenotazione da effettuare direttamente alla segreteria del Reparto) e anche posti letto specifici per ricoveri brevi che facilitano gli esami. Le terapie possono sicuramente migliorare lo stile di vita dei pazienti e prolungare le loro aspettative di vita».
«Abbiamo capito che la chirurgia è una delle tante opzioni, non una strada obbligata – aggiunge il dr. Samuele De Minicis (anche lui gastroenterologo del Murri) – e fa parte di un insieme più grande, multidisciplinare. Per questo motivo abbiamo avviato il percorso che prevede, nel nostro reparto, un ambulatorio ad hoc, e ad accesso diretto, per pazienti con patologie bilio-pancreatiche. Al Murri abbiamo l’expertise necessaria per gestire queste patologie, anche dal punto di vista oncologico e radiologico (si effettuano anche eco-endoscopie con possibilità di biopsia al pancreas). Insomma, si diceva, una multidisciplinarietà che vede coinvolti, oltre ai gastroenterologici, anche gli oncologi, i radiologi, i chirurghi e gli anestesisti del Murri in caso di terapia del dolore e in assistenza nelle procedure di endoscopia operativa con procedure avanzate. Il tutto per offrire al paziente un’assistenza a 360 gradi, dalla presa in carico alla fase post terapeutica o interventistica ossia dalla diagnosi alla terapia endoscopica e al follow up».
Dopo lo stop obbligato, causa Covid, l’Unità operativa complessa rilancia il corso che ormai appartiene alla tradizione scientifico-sanitaria del Fermano: il 6 giugno, infatti, alla Sala dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Fermo si terrà l'”Open Questions in bilio-pancreatic disease: first edition”

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