Porto turistico
Dalla mezzanotte il porto turistico è formalmente nelle mani della Sgds Multiservizi. Gli uffici comunali e quelli della municipalizzata hanno lavorato anche nel weekend per completare l’iter nei tempi, così come indicato anche nella pronuncia del Consiglio di Stato a febbraio. Il termine per il passaggio di consegne era stato infatti fissato al 25 maggio. Quasi tutti i dipendenti della società Marina, ex concessionario dell’approdo, sono passati alla Sgds a far data da oggi dopo aver aver presentato le dimissioni.
Sulla carta, dunque, la Sgds è titolata ad operare all’interno del porto turistico in forza di un affidamento della durata di due anni più un eventuale terzo e comunque fino all’esito della gara pubblica a cui si dovrà mettere mano da subito per scegliere il nuovo concessionario. Soggetto al quale competerà pure l’attuazione in toto o in parte del piano urbanistico approvato dalla Regione nel 2022. Quella della Sgds, dunque, è una gestione temporanea per garantire continuità ai servizi offerti ai diportisti e il funzionamento dell’approdo con una stagione ormai già avviata. Questa mattina all’interno della struttura si sono ritrovati una delegazione in rappresentanza del Comune, una per conto della Sgds ed il liquidatore della società che ha seguito in questi mesi la vicenda. L’obiettivo, come noto, era quello di mettere un punto fermo sull’utilizzo dei beni, in particolare di quelli amovibili, necessari al funzionamento dell’approdo stesso. Per ora lo stabile all’ingresso, dove sono ospitati gli uffici, resta fuori dal passaggio di consegne poiché contenente anche documenti relativi alla passata gestione societaria. Mentre si starebbe valutando concretamente, secondo fonti interne al Comune, l’ipotesi di consentire alla Sgds di utilizzare senza costi i beni più importanti ed utili a garantire i servizi ai clienti per il tempo strettamente necessario a stilare un capitolato dettagliato, ovvero un inventario di ciò che è presente nel porto e dello stato di manutenzione, con altri indicatori utili ad avere un quadro definitivo e certo su tutto quello che si trova nella struttura e potrebbe essere oggetto eventualmente di “smontaggio e trasloco”. «Soddisfatti per quello che è stato fatto -spiega l’assessore al demanio, Fabio Senzacqua- un passaggio che sta avvenendo in maniera serena nel rispetto delle maestranze che lavorano al porto e quindi dei livelli occupazionali, delle attività commerciali presenti e dei diportisti».
Sa. Ren.
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