Un’opportunità di grande rilievo per diffondere e promuovere la cultura attraverso l’uso di strumenti digitali, quella che si è conclusa negli ultimi giorni a Fermo, dove è terminata la digitalizzazione delle opere della collezione civica di Palazzo dei Priori, avviata lo scorso 31 marzo 2025. Si tratta di oltre 300 opere tra dipinti, sculture e disegni. L’iniziativa si inserisce all’interno delle linee di azione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), riguardanti la cultura, che prevedono attività volte alla digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso lo sviluppo di banche dati e collezioni digitali coinvolgendo le istituzioni culturali dell’intera regione Marche.
Le opere della collezione civica di Fermo sono state oggetto di una campagna fotografica che le ha riprodotte ad alta risoluzione, successivamente tutte le immagini saranno inserite in una piattaforma digitale dedicata, garantendo così un accesso strutturato e fruibile al patrimonio culturale cittadino. Entro il 2025 sarà iniziata anche la digitalizzazione dei beni della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”.
«La digitalizzazione rappresenta un’opportunità fondamentale e strategica per garantire la preservazione, l’accessibilità e la fruizione di queste importanti testimonianze artistiche, al pubblico generico agli studiosi e ai ricercatori, fino agli operatori culturali», spiegano dai Musei di Fermo.
Il progetto rientra nella Missione 1 “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, Componente 3 “Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.1 “Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”.
«L’azione del Piano Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio culturale ha interessato anche la collezione civica di Palazzo dei Priori a Fermo – ha dichiarato l’assessore alla cultura, Micol lanzidei – si tratta di un progetto importante e articolato che porterà benefici in termini di conoscenza e divulgazione del ricco e variegato patrimonio artistico della nostra città, di cui la Pinacoteca Civica costituisce uno dei cuori pulsanti. È senza dubbio un’opportunità in più per poter far conoscere e diffondere beni che, in primis, vengono fruiti in presenza. Questa nuova modalità può diventare complementare a quella tradizionale della fruizione diretta: non si tratta nemmeno di una mediazione, ma la digitalizzazione può giocare un ruolo di grande importanza nella condivisione, nella promozione e nella diffusione della cultura di una comunità. Un grazie agli Uffici Comunali, a Maggioli ed alla Regione Marche».
Il progetto si inserisce nel quadro del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (Pnd), redatto dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura, un documento che definisce la strategia per la trasformazione digitale del patrimonio culturale nel periodo 2022-2026, rivolgendosi a musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura.
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