Torna “Storie” il Festival che mette in rete tre province, 13 borghi e tanti grandi ospiti da giugno a dicembre

COMUNANZA - Presentata ufficialmente la quinta edizione del Festival Storie che abbraccia da quest’anno tre provincie con l’inserimento di Ascoli Piceno con i comuni di Montefioreore e Comunanza. Record di comuni con 13 all’attivo e ben 26 spettacoli protagonisti dal 20 giugno al 22 dicembre prossimo. Volti noti e spettacoli di ogni genere con grandi protagonisti da Federico Buffa (con gli spettacoli su Scirea, Italia Mundial e Maradona) agli incontri di Saverio Marconi con Giampiero Ingrassia e Chiara Noschese per passare a Giacomo Agostini e ai tantissimi spettacoli proposti: 16 saranno gratuiti e solo 10 a pagamento

di Roberto Cruciani

Un Festival che cresce ogni anno nei numeri ma anche nell’offerta culturale ed artistica. Questo è Storie, il festival, appunto, giunto alla quinta edizione, arrivato a coinvolgere tre province (Fermo, Macerata e Ascoli Piceno), ben 26 spettacoli e 13 Comuni con alcune new entry molto interessanti come Comunanza e Montefiore dell’Aso. Tra salotti, musical, incontri, spettacoli e molto altro ancora, fino alla proiezioni di film. A fare gli onori di casa, questa mattina nella conferenza stampa di presentazione del Festival, a Comunanza, il direttore generale Fabio Paci che ha ricordato come tutto nacque da una conversazione trasformata in idea e poi in progetto con il sindaco di Belmonte Piceno, Ivano Bascioni.

Manu Latini è il direttore artistico che ha scelto gli eventi insieme a Saverio Marconi, che ha anche inventato un format nuovo che porterà a Grottazzolina con Chiara Noschese e Ingrassia in due salottini del Musical. Tra i personaggi in vetrina Federico Buffa, Neri Marcorè, Gianmarco Tognazzi e un campione assoluto come Giacomo Agostini. I tredici Comuni contribuiscono al Festival con una quota paritaria di ingresso con la quale si copre il 40% della rete e dunque c’è un rischio di impresa che spinge tutti i Comuni e gli organizzatori al massimo impegno. Sui 26 spettacoli programmati solo 10 sono a pagamento con un tagliando di 15 euro per l’intero ed 8 euro per il ridotto ma anche con la possibilità di fidelizzarsi con un abbonamento di 100 euro per tutti gli spettacoli. Il vantaggio? Un sostanziale risparmio e il posto sempre garantito. A sviscerare l’intero programma ci ha pensato lo stesso Manu Latini raccontando nel dettaglio tutti i passaggi in ordine di tempo dal 20 giugno fino 22 dicembre.

Il primo a prendere la parola è stato Domenico Sacconi, sindaco di Comunanza, padrone di casa: «Siamo entrati in questa rete dopo aver seguito le edizioni precedenti e riteniamo che sia un format ideale per la valorizzazione dei borghi. Il tema fondamentale per noi è quello dell’abitare, stimolando le nuove generazioni a rimanere nei nostri borghi. In pochi abbiamo la percezione di vivere un mondo straordinario come i Sibillini ma non è sufficiente. E per questo raccontare e riscoprire la forza e la bellezza delle tradizioni e della cultura è il modo per rendersi appetibili all’esterno». 

Altra new entry è Falerone presente con il vicesindaco Pisana Liberati. «Il nostro centro storico ha vissuto male lo spopolamento, erano rimasti solo gli anziani e senza servizi. Voler portare il festival al Teatro Beato Pellegrino, chiuso per 50 anni e ora riportato alla vita, vuol dire ripartire dalle passioni vere e dal teatro. Riposizioniamo un tassello nel puzzle che per molto tempo è stato bianco, grazie agli organizzatori che ci hanno aspettato e hanno atteso la riapertura del nostro teatro».  

Ha voluto fortemente entrare nel “pool” anche Montefiore presente con il primo cittadino Nazzareno Ciarrocchi. «Gli eventi scelti ci inducono a ricordare come erano le vite nei nostri paesi. Federico Buffa ci porterà a ricordare Gaetano Scirea e poi Gianni Schiuma per un evento legato anche alla Sambenedettese, portatrice di una passione sportiva ma anche filosofica di vita. Situazioni, eventi ed episodi da ricordare e quindi da rivivere». 

Proposta interamente al femminile per Carla Piermarini, sindaca di Ortezzano. «Scegliamo artiste, sportive e donne di spettacolo forti e che hanno molto da raccontare. Bello che questi racconti si mescolino con gli altri paesi e con un grande spirito di comunità. Una gioia ospitare Rebecca Liberati in uno spettacolo che sarà di poesia creando una location specifica in una zona del nostro territorio. Con Serena D’Amato, regina della pizzica, ci apriamo al confronto e ad accogliere radici popolari forti proprio ad Ortezzano che è terra di tradizioni popolari». 

Anche Sant’Angelo in Pontano sarà protagonista, come spiega Vanda Broglia. «Abbiamo riaperto il Teatro prima di ogni cosa nel post sisma. Elemento importante per la sua bellezza ma anche perché è il veicolo per ricreare un tessuto sociale. Non è una scatola vuota ma un luogo in cui credere e vivere. Non solo partecipare allo spettacolo ma vivere e rinascere attraverso la manifestazione».

Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano, si gode l’acustica meravigliosa del Teatro del Leone che proprio Saverio Marconi scoprì e scelse per preparare il suo spettacolo. «La scommessa della Lirica da portare a questo Festival siamo riusciti a vincerla. Vedere il festival allargarsi ad altri Comuni è un bene per tutti e di vitale importanza». 

Cesare Milani, sindaco di Montefalcone Appenino, ospiterà il giornalista Alessandro Gisotti che ha dialogato con ben quattro pontefici. «Felice per come è andata lo scorso anno, con tantissime presenze. Le due serate che faremo saranno nel nostro piccolo teatro e sono rimasto sempre soddisfatto delle scelte, il merito dell’organizzazione è saper individuare le persone ideali per i borghi».  

Roberto Paoloni di Loro Piceno rimarca la storia del motociclismo rappresentata da Giacomo Agostini. «Nel nostro territorio è arrivata una ricchezza molto importante legata ai rapporti e ai sentimenti. Sono stati abbattuti i confini amministrativi, creando una nuova comunità, quella del Festival Storie, delineando un grande legame anche con altri colleghi con i quali abbiamo medesimi problemi e difficoltà». 

Diego Mandolesi, sindaco di Ponzano di Fermo, ha un gioiello appena tornato a splendere come la Chiesa di San Marco. «Buffa ne rimase affascinato e anche questi episodi sono valori che il festival Storie riesce a portare. Quest’anno è voluto tornare nella Chiesa di San Marco ed è una grande occasione per mettere in risalto certi luoghi». 

Ivano Bascioni, sindaco di Belmonte Piceno, è uno di coloro che lanciò l’idea per il festival che infatti ha visto proprio Belmonte protagonista fin dalle prime edizioni. «Indimenticabile quello spettacolo & cena con Neri Marcorè. Sono valori aggiunti del Festival Storie. Un grande benvenuto ai nuovi acquisti in questa idea che funziona: riusciamo a fare qualcosa di simile solo se si sta insieme e ci crediamo».

Si è reinventato una location il sindaco di Grottazzolina, Alberto Antognozzi, vista l’indisponibilità del John Lennon e del Teatro. «Due nomi big del teatro come Noschese e Ingrassia sono un biglietto da visita importante. Per il terzo anno partecipiamo ad un festival che ha molti aspetti positivi come la valorizzazione dei borghi e il fare rete. Questo ci permette appunto di avere personaggi che mai avremmo potuto avere. Utilizzeremo un luogo molto bello come la Piazza Licini nel Castello da dove si ammira un meraviglioso panorama delle colline circostanti». 

E infine Marco Rotoni, sindaco del Comune di Servigliano, con il rinnovato Teatro Ideale, la location più grande con 300 posti a disposizione. «Eravamo costretti ad utilizzare sempre il Parco della pace e questo ci limitava ad eventi esclusivamente estivi. E’ nata la sfida di sistemare il teatro che si è concretizzata dopo quattro anni con un lungo percorso. Il grazie va alla politica regionale e alla ricostruzione».

IL PROGRAMMA

 


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