«Ho deciso di dire stop, ecco perché» Il presidente del circolo tennis, Luca Quinzi, passa il testimone

PORTO SAN GIORGIO - «Quella del dirigente di un’associazione sportiva no profit come la nostra è una traiettoria nel tempo che in termini di efficacia del risultato è simile ad un’iperbole rovesciata: si inizia con tanta energia, tanta ambizione, tanta voglia di fare e tutto questo nel tempo cresce e con essa il risultato del lavoro. Poi arriva un punto, il vertice, dove sai di avere dato tutto quello che avevi e - aggiunge Quinzi - qualsiasi istante successivo serve solo a diminuire, ed in maniera più rapida della crescita, la qualità e la sostanza del tuo operato. Il mio vertice credo sia passato da tempo, per motivi diversi ho continuato a guidare la nostra struttura cercando di mettere la stessa passione, rigore, dedizione. Ora è davvero giunto il momento, anche nel rispetto dei principi democratici dell’alternanza, di dire stop»

Il presidente Quinzi

«Dopo quasi un quarto di secolo ho deciso di passare il testimone.  All’assemblea elettiva di sabato 11 maggio non mi presenterò, né come presidente, né come Consigliere, per il rinnovo delle cariche sociali del Circolo Tennis Porto San Giorgio». Inizia così una nota dell‘ingegner Luca Quinzi, attuale presidente del Circolo Tennis Porto San Giorgio.

Quinzi, nel dare di fatto l’addio alla presidenza del Circolo Tennis sangiorgese, parla di «un’esperienza unica, un lungo viaggio fatto insieme a tanti amici con la mission di qualificare sempre di più e nel migliore dei modi una disciplina sportiva, che proprio oggi, grazie ai successi delle nostre giocatrici e dei nostri giocatori azzurri sta portando in alto e come non mai il nome dell’Italia nel mondo e quello del tennis in particolare. Un percorso il mio fatto di tanti, tantissimi successi sportivi raccolti soprattutto dai giovani del nostro Circolo nell’arco di questi cinque lustri in campo nazionale ed internazionale come nessuno nella nostra regione, ma anche un percorso di intense relazioni umane con i soci , educativo e formativo. L’obiettivo sempre quello di rendere il Circolo sangiorgese più forte, se vogliamo più vincente, ma anche quello di stimolare le relazioni esterne con capacità di accogliere, motivare, crescere insieme. Non so se sono riuscito a compiere a pieno  il mio obiettivo, ma so per certo di aver messo tutto me stesso per riuscirci, di aver speso bene il mio tempo , di aver tentato di rendere felici gli altri e, in questo senso, di aver reso felice anche me».

«Quella del dirigente di un’associazione sportiva no profit come la nostra è una traiettoria nel tempo che in termini di efficacia del risultato è simile ad un’iperbole rovesciata: si inizia con tanta energia, tanta ambizione, tanta voglia di fare e tutto questo nel tempo cresce e con essa il risultato del lavoro. Poi arriva un punto, il vertice, dove sai di avere dato tutto quello che avevi e – aggiunge Quinzi – qualsiasi istante successivo serve solo a diminuire, ed in maniera più rapida della crescita, la qualità e la sostanza del tuo operato. Il mio vertice credo sia passato da tempo, per motivi diversi ho continuato a guidare la nostra struttura cercando di mettere la stessa passione, rigore, dedizione. Ora è davvero giunto il momento, anche nel rispetto dei principi democratici dell’alternanza, di dire stop».

«Chi mi seguirà avrà l’onore e il compito di fare meglio, ne sono certo. Ringrazio tutti, dirigenti, collaboratori, maestri, soci che in questi anni mi sono stati vicini in maniera costruttiva. Per quanto mi riguarda continuerò a dare una mano iniziando dall’organizzazione dell’evento più importante del Circolo, il Torneo Internazionale Under 12 Eurotrophy che – conclude il presidente, dunque ormai ai titoli di coda – si rinnova ormai da oltre 40 anni e che comunque mi vedrà ancora coinvolto nell’organizzazione tecnica per volontà dell’attuale Consiglio Direttivo».


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