Riceviamo la segnalazione di Maurizio Alberti, e pubblichiamo
«Proprio in queste ore è stata abbattuta la storica “Casetta del Custode” del Girfalco! Un altro pezzo di storia che viene sacrificato per far posto ad una struttura ricettiva, dopo l’inopinata vendita del Comune ad un imprenditore locale.
Con la demolizione della Casetta, spariscono anche i bagni pubblici, come esplicitato dal cartello affisso dal Comune di Fermo e quindi il
Parco del Girfalco rimarrà privo di questo servizio? E’ così che si accolgono i visitatori, cittadini e turisti? Non è neanche possibile che tale servizio possa essere accollato al bagno del vicino chiosco Bar/Pizzeria. La cosa più sconcertante è che l’amministrazione comunale, dalla vendita ad oggi ha avuto più di tre anni per ideare e realizzare una nuova struttura con i bagni pubblici! Solo ora si accorgeranno di tale mancanza?».
Una segnalazione a cui una velata replica (o puntualizzazione, qual dir si voglia) del sindaco Paolo Calcinaro, via Fb, non si fa attendere: «Casa del custode in via di demolizione: qui sorgerà una struttura ricettiva di livello…un altro passo. Entro fine anno l’ascensore e poi i lavori di ristrutturazione del parco per un Girifalco a nuovo. Tra un po’ si ridefiniscono anche i bagni eh…».
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