Monte Vidon Corrado si conferma paese vivace d’arte e punto di riferimento nel panorama provinciale, ma non solo. Domani nel borgo liciniano, Comune e Centro Studi Osvaldo Licini presenteranno la mostra personale di Rodrigo Blanco, “Respiro Umido”, a cura di Marino Capretti, che si terrà dal 31 maggio al 29 giugno 2025 presso il Centro Studi Osvaldo Licini.
Respiro Umido è un’immersione pittorica nella memoria e nell’identità, un viaggio sensibile e interiore attraverso il legame profondo tra l’essere umano, il paesaggio d’origine e il tempo vissuto.
Rodrigo Blanco, nato a Latina nel 1975 e residente ad Ancona, trae ispirazione dalla propria infanzia trascorsa nella zona pontina, una terra segnata da boschi, paludi e mare, in cui la natura e gli affetti si radicano nella coscienza. In questo scenario, il “respiro umido” diventa metafora di una sensibilità che riemerge dal contatto con le radici. La memoria, nel lavoro di Blanco, non è nostalgia, ma forza generativa: un impulso trasformativo, una spinta che scava in profondità prima della separazione tra corpo e mente. Le sue opere si muovono in una dimensione fluida e sensoriale, dove emozione, percezione e ricordo si fondono in un gesto pittorico essenziale. Le immagini affiorano da superfici stratificate come frammenti di tempo, reminiscenze che si collocano tra il visibile e l’invisibile. Elementi naturali come l’acqua, l’aria e la terra attraversano la mostra come presenze attive e simboliche. L’acqua accoglie, riflette, protegge e cela; l’aria, densa di umidità, sfuma i contorni e sospende la forma; la terra pulsa come corpo vivo, portatrice di radici, memoria e nutrimento. In questo paesaggio, la pittura diventa uno spazio emotivo, capace di contenere fragilità, trasformazione e riconciliazione. Con Respiro Umido, Rodrigo Blanco ci offre non solo il racconto del suo paesaggio interiore, ma anche una chiave universale: la memoria, quando accolta, può trasformarsi in risorsa e rinascita. La pittura diventa allora un invito all’ascolto – della natura, del tempo, di sé – e un cammino verso una forma di consapevolezza primordiale e condivisa.
Nella cantina della Casa Museo Osvaldo Licini oltre alla sala dedicata al PAC 2024 con il dittico di Emilio Isgrò, è allestita fino al 6 luglio la mostra Permanenze con alcune delle opere donate dagli artisti o dagli archivi che negli anni hanno esposto al polo museale di Monte Vidon Corrado.
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