di Roberto Cruciani (foto e video Simone Corazza)
Un sole cocente a far ribollire un asfalto nuovo di zecca ha accompagnato, questa mattina, l’inaugurazione del nuovo tratto di strada che unisce la rotonda di ingresso di Fermo alla zona Molini-Girola. Un tratto di strada di 1530 metri, con una larghezza di circa 10,5 metri (presente anche una rotonda a metà percorso di unione con strade comunali) che di sicuro decongestionerà sensibilmente il traffico luogo il tratto Molini che arriva a Fermo, tratto trafficatissimo soprattutto nelle ore di punta. Inutile dire che era un’opera decisamente attesa, con costo iniziale di 5 milioni di euro cui alla fine se ne è aggiunto un altro per l’aumento dei costi delle materie prime. Strada che velocizzerà entrata ed uscita dal capoluogo di provincia ma, non troppo, visto che il limite è di 70 km/h. E a raccontare l’iter che ha portato a questo progetto, è stato il presidente della Provincia, ente titolare appunto del tratto di strada, Michele Ortenzi: «Un momento importante per tutta la provincia e per il comune di Fermo. Ci è voluto tanto tempo perché la burocrazia in Italia spesso complica le cose. Il finanziamento risale al 2007 quando era ancora operativa, qui, la Provincia di Ascoli Piceno e fu ottenuto dall’assessore di allora, Renzo Offidani. Poi il declassamento delle province e il relativo depotenziamento hanno fatto il resto. Ma siamo riusciti a portare quest’opera a cantiere nonostante tutto, grazie al grande lavoro che – rimarca Ortenzi – hanno fatto i tecnici della Provincia, gli assessori e quanti ci hanno lavorato, come tutte le ditte protagoniste. E’ stato aspettato fin troppo tempo perché non è possibile che in questo sistema ci si metta venti anni per mettere a terra un finanziamento. In questo il Pnrr, che impone la messa a terra e la realizzazione in tempi certi, è sicuramente uno stimolo importante. Lavorare sulla viabilità è importante in una zona come questa che diventa snodo cruciale del territorio, senza dimenticare che un tratto della Lungotenna è già stato fatto e il secondo è in arrivo ma si guarda anche alla parte dell’entroterra che ha bisogno di una viabilità migliore. Il primo tratto Amandola-Servigliano è ormai pronto a partire dopo il finanziamento ma si stanno anche studiando alternative e miglioramenti per la Faleriense in quella terra di mezzo che va da Campiglione va ad Amandola. Tra le idee c’è anche quella di una Metrotranvia di superficie».
Tratto di strada, quello inaugurato oggi, interamente nel comune di Fermo e proprio il sindaco Paolo Calcinaro, ringraziando anche i consiglieri comunali di zona Stefano Faggio e Lucia Perticati, ha espresso le sue sensazioni per come questo intervento si inserisce in un discorso più ampio: «Il mio grazie a tutti coloro che hanno reso possibile quest’opera che si inserisce in un contesto, basta guardarsi intorno, in continuo mutamento. Il nuovo ospedale a Campiglione vedrà le prime funzionalità diciamo a metà 2026 ma già nei mesi precedenti potrà iniziare ad essere operativo. Guardiamo alla zona Conceria dove si sta realizzando un’opera di urbanizzazione pronta ad ospitare una trentina di famiglie con servizi e altro ancora. A settimane si inizierà con il ponte ciclopedonale, del tutto simile a quello tra Fermo e Porto San Giorgio, che unirà sul fiume Tenna la Conceria e Campiglione. E poi a giugno la rotonda per l’accesso proprio al Lungotenna per dimenticare quell’orribile incrocio». Proprio su quest’opera è arrivata la conferma dell’ingegner Gian Luca Rongoni che ha curato il progetto inaugurato oggi. L’intervento dell’assessore provinciale con delega alla viabilità Endrio Ubaldi è andato diritto al problema politico. «Occorre tornare alle Province elette direttamente e ridare loro i poteri e la disponibilità necessaria per poter agire». Presenti all’inaugurazione anche il prefetto Edoardo D’Alascio, i consiglieri regionali Andrea Putzu e Marco Marinangeli, e quelli comunali Luigi Rocchi e Massimo Tramannoni, mentre prima del taglio del nastro c’è stata la benedizione di don Michele Rogante, prima dello spostamento dei dissuasori e il passaggio delle prime moto sul nuovo tratto di strada.
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