di redazione CF
Italia Nostra – Sezione di Fermo esprime il proprio «interesse e apprezzamento per il lavoro attualmente in corso da parte dei tecnici incaricati dell’elaborazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) da parte del Comune di Fermo. Riteniamo che questo strumento sia fondamentale per realizzare una trasformazione sostenibile della nostra città, capace di coniugare mobilità efficiente, tutela del patrimonio storico e qualità della vita urbana».
In questa prospettiva, Italia Nostra propone all’Amministrazione comunale di valutare l’adozione di «un senso unico di circolazione veicolare, in direzione oraria o antioraria, lungo l’anello stradale che circonda le mura del centro storico. Un esempio virtuoso di tale intervento è già stato realizzato dal Comune di Macerata, dove l’anello stradale, lungo circa 2.300 metri, ha portato benefici concreti in termini di fluidificazione del traffico e valorizzazione dello spazio urbano. La proposta per Fermo, che prevede un percorso di circa 3.500 metri, si svilupperebbe su un tracciato più ampio ma analogo per caratteristiche e dunque potenzialmente in grado di ottenere risultati ancora più significativi in termini di impatto urbano e sostenibilità».
Nel dettaglio, il percorso proposto inizia da Piazza Dante e procede per Via Crollalanza, Viale della Carriera, Viale Trento Nunzi, Via XXIV Maggio, Via Padre Serafino Marchionni, Via Bellesi. Ovviamente questa non è l’unica ipotesi e potrebbero essere valutate ulteriori alternative, a seguito dei necessari approfondimenti tecnici, coinvolgendo Via Salvo D’Acquisto, Via XX Giugno o Viale Ciccolungo.
«I benefici attesi da questa proposta – rimarcano da Italia Nostra – sono molteplici. Un senso unico permette di semplificare i flussi veicolari, eliminare i punti di conflitto e migliorare la scorrevolezza del traffico, con conseguente riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. L’organizzazione a senso unico libererebbe inoltre spazio per tratti di corsie preferenziali dedicate al trasporto pubblico (e per la realizzazione di fermate sicure) e soprattutto per il completamento di una pista ciclabile o ciclo-pedonale. La nuova viabilità permetterebbe anche di incrementare il numero di parcheggi distribuiti lungo l’anello, rendendo possibile una progressiva pedonalizzazione del centro storico e contribuendo a migliorare la vivibilità e l’attrattività dell’area urbana. Le aree lungo le mura, oggi in parte trascurate, potrebbero essere riqualificate con nuove alberature, migliorando la qualità dell’aria, offrendo ombreggiamento e rendendole attrattive anche dal punto di vista turistico. Va inoltre sottolineata la naturale vocazione di questo anello come percorso pedonale e ciclabile, essendo in piano e quindi facilmente accessibile anche da parte di famiglie, bambini e persone anziane. Questo tracciato contribuirebbe inoltre a modificare positivamente le abitudini dei cittadini fermani che vivono il centro e la prima periferia, poiché le distanze sono contenute ed i punti attrattori della mobilità sono numerosi e facilmente raggiungibili. Si avrebbe finalmente l’opportunità concreta di muoversi a piedi o in bicicletta per spostamenti quotidiani. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di andare da San Giuliano a Santa Caterina, oppure di spostarsi tra la zona di San Francesco e di Viale Trento in direzione dell’Istituto Tecnico Montani, senza necessariamente utilizzare l’automobile. È importante riconoscere che, nel complesso, il nostro territorio non si presta facilmente a una mobilità ciclabile quotidiana, a causa della conformazione collinare. Tuttavia, questo “giro delle mura” rappresenta un’alternativa concreta, pianeggiante e sostenibile, capace di offrire una risposta accessibile anche a chi oggi si sente scoraggiato ad adottare mezzi alternativi all’auto».
«A ciò si aggiunge un aspetto di particolare rilevanza: in questi ultimi anni l’Amministrazione comunale ha avviato interventi significativi di recupero di tratti delle mura storiche. Un’organizzazione della mobilità come quella proposta rappresenterebbe un importante strumento di valorizzazione di questi interventi già realizzati o in corso, conferendo maggiore visibilità e fruibilità al patrimonio murario. Inoltre, consentirebbe di pianificare e valorizzare anche i tratti oggi più critici, come quelli in prossimità della zona di San Francesco o della Porta di San Giuliano, garantendo così una tutela più coerente e continuativa dell’intero perimetro storico. Italia Nostra, da sempre impegnata nella tutela del paesaggio urbano e nella promozione di uno sviluppo equilibrato e rispettoso dell’ambiente, si rende fin da subito disponibile per un confronto diretto con l’Amministrazione comunale e i tecnici incaricati, al fine di discutere nel merito la proposta e contribuire, con spirito costruttivo, alla definizione di un piano ambizioso e condiviso. Siamo fermamente convinti che il Pums possa rappresentare una vera svolta per Fermo e un’opportunità per ribadire in modo profondo e duraturo il rapporto tra cittadini, spazi pubblici e patrimonio storico».
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