Il 2 Giugno celebrato a Fermo nel segno della fraternità contro guerre e aggressività (Video e Foto)

FERMO - La Festa per il 79esimo anniversario della Repubblica, presieduta per l'occasione dal vicario del prefetto, Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, si è aperta alle ore 10 con la solenne messa presso la Cattedrale di Fermo presieduta dall'arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio. In prefettura consegnati i titoli di cavaliere della Repubblica
2 Giugno 2025 a Fermo

di Antonietta Vitali (video e foto Simone Corazza)

Festa della Repubblica celebrata, come da tradizione, anche nel nostro capoluogo di provincia. Questa mattina, infatti, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, civili, militari ed ecclesiastiche, a Fermo si è celebrato il 2 Giugno.

La Festa per il 79esimo anniversario della Repubblica si è aperta alle ore 10 con la solenne messa presso la Cattedrale di Fermo presieduta dall’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio.

«Un saluto a tutti i presenti che rivolgo con affetto e stima per esserci ritrovati per ricordare l’anniversario del referendum che portò alla proclamazione della Repubblica. La presenza in questa cattedrale costituisce – le parole dell’arcivescovo Pennacchio – il riconoscimento del bene che continuamente, ognuno per la sua parte, compie per far crescere la nostra comunità. Abbiamo voluto anche proporre questa data come possibile Giubileo delle forze dell’ordine, forze armate, amministratori, volontariato, di chi si occupa del sociale e di volontariato. Ci sarà un altro evento a livello regionale al quale vi invito a partecipare: sarà il 21 giugno. Sono occasioni non per moltiplicare le festività ma per crescere nella consapevolezza che abbiamo bisogno di riconciliarci e convertirci, il Giubileo è sempre una esperienza di conversione, a maggior ragione quando il tema centrale è la fraternità e riguarda la nostra comunità come quello della festività che oggi celebriamo.
Una data quella del 2 Giugno in cui l’Italia si è riconosciuta come popolo unico, in fraternità, forse perché doveva rinascere e certamente queste sono le basi della nostra Costituzione. Comprendete che se dovesse prelevare il fatto che ognuno di noi non si interessi della sorte del proprio fratello, la comunità si disgregherebbe e l’aggressività prevarrebbe, perché se si è custodi del proprio fratello, si ha a cuore il suo destino e non si è gelosi dei suoi successi.
Stiamo vivendo due guerre terribili che ci hanno riportato indietro di migliaia di anni. È un monito a vigilare sulla crescita dell’aggressività che aumenta anche nei giovani».

Le celebrazioni sono proseguite, alle ore 11, con la cerimonia dell’Alzabandiera, la deposizione della Corona dinanzi al Monumento ai Caduti e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. Il tutto presieduto dal vicario del prefetto, Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi. Successivamente, in piazza del Popolo, l’omaggio alla targa del 2 giugno 1946.

Alle ore 12, presso il Palazzo del Governo, sono state consegnate le onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana, concesse con decreto del Presidente della Repubblica, ai tre insigniti come cavalieri, che sono il maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Espedito Avitabile, Mauro Fermani e Enzo Mazza.

Alle ore 18, presso il Teatro dell’Aquila, si terrà, invece, un concerto di musica lirico sinfonica, organizzato dall’Associazione Musicale Amadeus e patrocinato dalla Prefettura, dalla Provincia e dal Comune di Fermo, con ingresso gratuito previa prenotazione del posto presso la biglietteria del Teatro. 

 

 

 

 


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