Il Consiglio Regionale delle Marche ha detto sì alla proposta di legge presentata dai Consiglieri di Forza Italia, Jessica Marcozzi. Gianluca Pasqui, Mirko Bilò, Linda Elezi e Giovanni Dallasta, per la valorizzazione del titolo di Dottore di Ricerca nelle assunzioni all’interno della pubblica amministrazione regionale.
Un provvedimento «concreto, che nasce da una visione chiara: riconoscere e valorizzare – rimarca la capogruppo regionale di FI, Jessica Marcozzi – le competenze di chi ha investito anni della propria vita nella formazione, nella ricerca e nello sviluppo del sapere. Una legge che mette il merito al centro delle scelte pubbliche e apre le porte dell’amministrazione a figure altamente qualificate, capaci di portare innovazione, metodo e visione strategica. Questa legge – afferma il capogruppo Jessica Marcozzi – è il segno tangibile della nostra volontà di invertire la rotta: basta con il disinteresse verso chi ha studiato, ricercato e prodotto sapere. Oggi le Marche decidono di trattenere i talenti, di costruire una pubblica amministrazione migliore partendo dal capitale umano, e di dire no alla fuga dei cervelli. Chi ha conseguito un dottorato non deve sentirsi escluso, ma al contrario, deve essere considerato una risorsa preziosa. Riempiamo così un vuoto normativo, sancendo un principio di equità e merito che premia l’impegno e la preparazione di chi ha dedicato anni alla ricerca e alla formazione avanzata».
La legge approvata introduce infatti un punteggio aggiuntivo obbligatorio nei concorsi pubblici regionali per i candidati in possesso del titolo di Dottore di Ricerca, a parità di requisiti con gli altri partecipanti. Non più un riconoscimento lasciato alla discrezionalità, ma un principio sancito per legge, all’insegna dell’equità e della valorizzazione della formazione avanzata.
«Non si tratta solo di numeri o procedure. È un cambio di paradigma. – proseguono i consiglieri – L’obiettivo è costruire una pubblica amministrazione più moderna, capace di affrontare le sfide della contemporaneità con strumenti nuovi e competenze elevate».
«Tra le novità introdotte ci sono le collaborazioni strutturate tra università marchigiane e amministrazioni pubbliche, per facilitare l’inserimento dei dottori di ricerca nel mondo del lavoro con effetti positivi sull’innovazione e la capacità di risposta della macchina pubblica. Il miglioramento della qualità dei servizi pubblici potrà essere supportato inoltre da un’incentivazione all’assunzione di figure altamente specializzate per ruoli apicali e di responsabilità nella pubblica amministrazione. Il Consiglio Regionale si dimostra ancora una volta attento alle sfide contemporanee, promuovendo una visione della pubblica amministrazione più dinamica, competente e orientata ai risultati. Un passo decisivo – concludono i consiglieri forzisti – per costruire una Regione Marche più forte, moderna e competitiva, a beneficio di tutti i cittadini» conclude l’esponente di FI.
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