«Ennesimo attacco alle spiagge libere anche del Fermano»

LA DENUNCIA del Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Fermano


«Un ennesimo attacco alle spiagge libere marchigiane». Da tempo si sta assistendo ad un ampliamento delle aree delle concessioni demaniali degli chalet a danno delle spiagge libere del Fermano, in particolare del comune di Fermo. In pratica lo spazio destinato agli ombrelloni delle concessioni balneari viene esteso alle zone delle spiagge libere adiacenti. Tale possibilità era stata decisa durante il periodo del Covid 19 ma poi è stata riproposta negli anni successivi con la giustificazione che i concessionari provvedono anche alla pulizia della spiaggia libera data in concessione extra e alla sorveglianza della sicurezza alla balneazione. Per giustificare questa soluzione si invoca l’interesse pubblico visto che questi servizi vengono assolti da privati con un risparmio del bilancio pubblico. Al di là degli aspetti burocratici, discutibili per la loro legittimità, si può sicuramente esaminare l’opportunità o meno di tali concessioni conferite ai concessionari di spiaggia». E’ quanto sostengono, con una nota stampa, le associazioni ambientaliste del Fermano che raggruppano Italia Nostra, Lipu e Legambiente-Terramare.

«Il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Fermano esprime scetticismo e diffidenza per questo espediente dato al privato ed esprimere la propria contrarietà fino allo sdegno, per la violazione di un diritto che riguarda persone e famiglie meno abbienti o che scelgono la naturalezza della spiaggia libera.
Il Coordinamento crede che questo sia un percorso temibile, rischioso e politicamente non accettabile perché porta verso una ulteriore privatizzazione e a una riduzione delle spiagge libere a disposizione dei cittadini e di quelle che conservano ancora un minimo di naturalezza. Siamo dell’avviso che queste estensioni siano un “favore” ai privati balneari concessionari di spiaggia e lo riteniamo politicamente inaccettabile. Si sta tentando, ancora una volta, di dare un colpo alle spiagge libere marchigiane con l’applicazione estensiva di una legge emanata giustamente in occasione del Covid 19 (Legge Regionale del 3 giugno 2020 n. 20, art.7), ma applicata per funzioni meramente politiche, in primis da parte della Regione Marche e poi da tutti quei Comuni di Fermo e di Campofilone (quest’ultimo almeno chiede il pagamento del canone demaniale,  cosa che non fa Fermo). Il Coordinamento rileva anche l’atteggiamento discutibile di qualcuno che mira solo al proprio  tornaconto economico a danno sia del bene pubblico, sia di chi non può permettersi  ombrelloni e lettini, oppure di chi preferisce una spiaggia più naturale, il tutto in spregio alle  indicazioni dell’Unione Europea e di un minimo di senso civico di mediazione».


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