«Lungomare, progetto esecutivo e quello realizzato? Due pianeti diversi» L’affondo del Pd

PORTO SAN GIORGIO - «Iniziano ad essere veramente tanti gli aspetti su cui l’amministrazione e chi collauderà l’opera, dovrà dare delucidazioni. Se fosse accaduto a casa nostra avremmo accettato qualcosa di completamente diverso da quanto pattuito, sia in termini estetici che funzionali?»

«Progetto esecutivo del Lungomare e quello realizzato? Due pianeti diversi». E’ l’affondo del Pd di Porto San Giorgio con il suo segretario Michele Amurri.

«Un’idea alla base della progettazione era quella di “connettere il lungomare con zone focali e strategiche della città ad ovest mediante un cambio di pavimentazione che sia la naturale prosecuzione di quella adottata per il nuovo lungomare; nel tratto a sud è prevista un’unica riconnessione con uno spazio focale ad ovest, e precisamente con piazza XXV aprile”. Anche questa particolarità, presente sul progetto esecutivo, sembra essere stata spazzata via in fase di realizzazione. Non solo. Il marciapiede che avrebbe dovuto costeggiare l’aiuola spartitraffico è anch’esso scomparso. Era una soluzione intelligente perché avrebbe permesso a chi parcheggia, di guadagnare gli attraversamenti pedonali e raggiungere la spiaggia in totale sicurezza».

«Eliminando il marciapiede, l’amministrazione – incalzano i dem – ha scelto anche di cambiare la disposizione dei parcheggi del primo tratto che sono diventati a spina di pesce anziché paralleli alla pista (confermato dalla risposta scritta all’interrogazione del 9/5/2024). Il risultato è che le auto invadono lo spartitraffico danneggiando la siepe e la nuova alberatura (alcuni alberi sono già stati piegati) e le persone attraversano la pista ciclabile dove meglio capita.  Chi viene dal mare dovrebbe raggiungere il marciapiede lato monte e poi riattraversare per recuperare l’auto. Assurdo. La soluzione dei progettisti era intelligente e utile perché preveniva tutto questo garantendo la sicurezza. Queste opere, oltre ad essere conteggiate nel computo metrico per decine di migliaia di euro, cambiano la fruibilità del lungomare. E’ legittimo chiedersi se la loro cancellazione avrebbe dovuto comportare una variante in corso d’opera e se le somme risparmiate dalla mancata realizzazione verranno in qualche modo recuperate. Iniziano ad essere veramente tanti gli aspetti su cui l’amministrazione e chi collauderà l’opera, dovrà dare delucidazioni. Se fosse accaduto a casa nostra avremmo accettato qualcosa di completamente diverso da quanto pattuito, sia in termini estetici che funzionali?».


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