Scuola dell’infanzia e riqualificazione del fosso delle Piene, work in progress a Marina di Altidona

Due grandi opere in corso sul territorio di Altidona. Si tratta di interventi strategici. Parliamo della realizzazione della scuola dell’infanzia e della riqualificazione del Fosso delle Piene. «Più sicurezza per la zona – ha commentato la sindaca Giuliana Porrà – grazie ad un finanziamento per il rischio idraulico».

Risultano ancora in corso, i lavori presso il cantiere chiamato Fosso delle Piene a Marina di Altidona, per il quale il Comune è riuscito ad intercettare una finanziamento inerente alla gestione del rischio idraulico e messa in sicurezza idraulica «che consiste nell’allargamento del fosso – ha spiegato la sindaca Giuliana Porrà – e nella ridefinizione delle infrastrutture in quell’area. È stato possibile grazie ad un finanziamento di 700 mila euro. È stata dunque ampliata la sede del fosso, con un aumento della sezione. Il fosso ha origine più ad ovest, in corrispondenza del ristorante Casale, e arriva fino a Marina di Altidona. Il progetto tende a mettere in sicurezza l’area edificata al di sotto della strada Statale. Auspichiamo che la fine dei lavori arrivi almeno per fine luglio. Con l’occasione, riqualifichiamo anche il tratto della passeggiata che conduce al mare, essendo il viale principale. Cambieremo la pavimentazione, rinnoveremo l’arredo urbano».

La messa in sicurezza del territorio «è sempre l’obiettivo prioritario per l’amministrazione -ha aggiunto la sindaca – In seguito, aggiungeremo delle economie per l’acquisto degli arredi e delle panchine».

Procedono «speditamente anche i lavori alla scuola dell’infanzia che dovrebbe essere pronta per fine estate, grazie ad un finanziamento del Pnrr da 857 mila euro. L’intervento è nel quartiere di Marina 2 e sorge proprio vicino alla scuola materna, cosa che consentirà la continuità didattica. Sul progetto, realizzato con misure antisismiche, sono stati applicati tutti gli accorgimenti in fatto di efficientamento energetico, con pannelli fotovoltaici installati sul tetto».

Serena Murri