Le terme
Da lunedì riaprono le terme di Santa Lucia di Tolentino, calendario in ritardo rispetto al consueto per consentire l’inizio dei lavori di ampliamento e riqualificazione dello storico stabilimento termale. Tali lavori, avviati dall’amministrazione comunale e finanziati con i fondi del Pnrr, consentiranno la realizzazione di nuove aree ipogee per il wellness, l’adeguamento e la rifunzionalizzazione degli spazi esistenti, l’efficientamento energetico e la mitigazione delle vulnerabilità sismiche.
Nel frattempo l’Assm, ente gestore delle Terme Santa Lucia, si è adoperata per far sì che tutte le attività termali potessero essere accessibili, consentendo all’utenza di poter effettuare cicli di cure termali completi. Per farlo sono stati allestiti appositi spazi. In questo contesto di rinnovamento si inserisce anche la nomina del nuovo direttore sanitario del Centro termale, Ovidio Ciarpella, specialista in Otorinolaringoiatria che succede Danilo Compagnucci andato in pensione lo scorso anno.
Il centro termale di Tolentino rappresenta un importante ausilio nella cura di numerose patologie grazie all’azione antinfiammatoria, mucolitica e antisettica delle sue acque, determinanti nel favorire il potenziamento delle difese immunitarie.
Le Terme Santa Lucia di Tolentino offrono, in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, numerosi percorsi terapeutici per la cura delle malattie respiratorie, otorinolaringoiatriche, reumatiche, ginecologiche e dell’apparato urinario.
Le cure inalatorie termali sono una valida terapia naturale per prevenire e contrastare numerose patologie delle vie respiratorie.
Vengono utilizzate due acque termali: l’acqua salsobromoiodica e l’acqua sulfurea delle sorgenti di Rofanello, che, grazie al loro potere antinfiammatorio e decongestionante, hanno una riconosciuta efficacia nel trattamento di numerose patologie croniche come bronchiti, rinosinusiti, faringiti, laringiti e come rimedio naturale per la rinite allergica. Per trattare queste patologie si utilizzano diverse terapie inalatorie: aerosol, inalazioni, docce nasali, nebulizzazioni, nebulizzazioni a ultrasuoni e insufflazioni. L’acqua bicarbonato-calcica Santa Lucia si utilizza come bibita nella cura idropinica per le malattie renali, in particolare per la calcolosi renale, l’iperuricemia e la gotta, in quanto facilita l’eliminazione di acido urico. Quest’acqua vanta la spiccata capacità di diluire le urine, favorendo l’eliminazione dei piccoli calcoli e della renella.
Sempre nell’ottica di un miglioramento dell’organizzazione interna e dei servizi offerti, la direzione sanitaria del centro di Medicina dello sport è stata affidata a Laura Pecilli, specialista in Medicina dello sport.
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