Lavori stagionali, Giovani Democratici: «I ragazzi vogliono lavorare ma con legalità, rispetto e giustizia»

LAVORO - La nota dei giovani del Pd: «È ora di smontare la narrazione tossica che colpevolizza chi rifiuta lo sfruttamento e premia chi infrange le regole. Il turismo è una risorsa strategica per il Fermano. Ma non può crescere sulla pelle dei giovani lavoratori. Non stiamo chiedendo favori: chiediamo legalità, rispetto, giustizia. Senza giustizia sociale, non ci sarà sviluppo duraturo»

«Contratti non rispettati, turni massacranti per sette giorni a settimana, niente riposo, niente straordinari pagati. Frasi come “il giorno libero? Meglio se non vieni” o “se vuoi sapere quanto ti pagano, lascia stare” sono l’umiliazione quotidiana di una generazione che chiede solo di lavorare con dignità». E’ quanto sostengono, con una nota stampa, i Giovani Democratici. Argomento? Giovani e lavoro (stagionale).

«Negli anni ci siamo mobilitati, abbiamo ascoltato e sostenuto tanti coetanei costretti a subire questo meccanismo fatto di frustrazione e precarietà.
Siamo la generazione della crisi, cresciuta tra tirocini gratuiti e salari da fame. Ma non chiediamo l’impossibile: vogliamo semplicemente che siano rispettati i diritti e i doveri previsti dai contratti collettivi. A chi ci accusa di non avere “voglia di lavorare”, rispondiamo con forza: non è vero. Tanti lavoratori stagionali nonostante anni di esperienza, continuano ad accettare condizioni insostenibili perché non esistono alternative reali. Si lavora per necessità, molti di noi si devono pagare gli studi, l’affitto e le spese, quasi insostenibili, della vita quotidiana. È ora di smontare la narrazione tossica che colpevolizza chi rifiuta lo sfruttamento e premia chi infrange le regole. Il turismo è una risorsa strategica per il Fermano. Ma non può crescere sulla pelle dei giovani lavoratori. Non stiamo chiedendo favori: chiediamo legalità, rispetto, giustizia. Senza giustizia sociale, non ci sarà sviluppo duraturo».


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