Con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale ed infrastrutturale del territorio nasce “Acqua e Arte: sorgenti di bellezza”, ideato e realizzato dalla Ciip in collaborazione con Fermo Musei. Il tutto per celebrare il 70esimo anniversario della costruzione dell’acquedotto di Pescara del Tronto, opera che ha garantito per decenni l’accesso ad una risorsa fondamentale come l’acqua, sostenendo la vita e lo sviluppo del territorio. Acqua che incontra l’arte, per trasformare i centri storici di Fermo e Ascoli Piceno in un museo a cielo aperto con i contatori dell’acqua presenti nel cuore della città che diventeranno protagonisti di una trasformazione artistica grazie alle immagini delle riproduzioni più attrattive in vinile formato 40×50 e 30×40 in oltre 120 contatori del centro storico fermano con tanto di Qr code che offrirà anche l’accesso ad un mondo di contenuti interattivi. Saranno protagoniste diverse opere d’arte presenti nei musei cittadini. E l’avvio è imminente, già dalla prossima settimana inizieranno queste opere a fare bella mostra di sé nel centro storico cittadino.
A fare gli onori di casa nella conferenza stampa di presentazione, questa mattina a Fermo, l’assessore Micol Lanzidei: «Una splendida iniziativa da parte della Ciip. Molto bella l’idea di accostare l’acqua e la vita con l’arte, la cultura e la bellezza con la necessità di poterle sposare in termini di immagine, ponendo come riferimenti i nostri cavalli di battaglia che ci rappresentano. Non possiamo che dire grazie per questo settantesimo anniversario».
A spiegare i perché dell’iniziativa, l’ingegner Carlo Ianni vicedirettore Ciip. «Una scelta che nasce dall’occasione del settantesimo dell’acquedotto di Pescara del Tronto che riesce a rifornire le nostre zone. In occasione di questo il nostro Cda ha deciso di valorizzare le eccellenza del territorio, anche storiche e artistiche. Ci sono questo binomio e la dualità con la sorgente che ci consente di vivere ma ricordiamo che senza la cultura non sarebbe possibile vivere al meglio. E ci siamo chiesti perché non valorizzare queste punte di diamante, abbellendo i contatori dell’acqua con opere d’arte e riferimenti storici degli acquedotti e delle città, aggiungendo anche QR code per implementare le informazioni». Sulla stessa linea Pamela Cocci componente del Cda Ciip «Ho fortemente voluto questa iniziativa perché penso che sia fondamentale e indispensabile per vita e arte. Bella l’idea di animare i contatori grigi e spenti con delle opere. Vedere promossa questa iniziativa è un plus per far capire ai cittadini che l’acqua è un bene duplice, indispensabile ma con una valenza artistica non secondaria».
Infine a curare la scelta anche delle opere è stata Vissia Lucarelli, referente di Fermo Musei. «C’è una collaborazione continua con Ascoli e la rete fa la differenza in questi casi. Questo è un valore in più ma abbiamo fatto una scelte più di luoghi che di opere. Le Cisterne Romane non potevano mancare tra le foto evocative del territorio. Sappiamo di aver scelto luoghi tanto visti per noi fermani ma ritengo non così conosciuti in generale. Ci sono molte persone del nostro territorio che in questi luoghi non sono mai entrate. C’è anche la Sala del Mappamondo, c’è l’Adorazione dei Pastori del Rubens. Il tutto giocando molto su effetto delle luci, per far soffermare le persone».
Roberto Cruciani
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