Stagione 2025/26, la Yuasa Battery scalda i motori

SUPERLEGA - Presentata in municipio a Grottazzolina, in una sala consiliare gremita, la campagna abbonamenti per la prossima avventura nella massima categoria pallavolistica nazionale. Al fianco del sindaco Alberto Antognozzi anche due giganti dello sport come Federico Buffa ed il nuovo acquisto grottese Dragan Stankovic

GROTTAZZOLINA – “Chi l’ha mai vista una storia così?!”. E’ questo il claim scelto dalla Yuasa Battery per la campagna abbonamenti in vista della sua seconda storica stagione in Superlega.

Una storia da film, si è detto spesso durante la stagione appena trascorsa, ed effettivamente qualcosa di magico e comunque di non ordinario si è percepito anche ieri in mattinata, quando attorno alle 11:30 la sala consiliare del municipio era già gremita in ogni ordine di posto. Il parterre schierato rappresenta infatti quanto, nel corso delle ultime stagioni, il club pallavolistico più importante del fermano sia cresciuto in termini sportivi, ma anche mediatici. Accanto al Sindaco Alberto Antognozzi erano infatti seduti due autentici giganti dello sport, come Federico Buffa e Dragan Stankovic, unitamente alla dirigenza del club al gran completo.

La mattinata si è aperta con un primo momento di grande emozione, ovvero con le parole del più grande storyteller dei nostri giorni, che riceve dalle mani del presidente Romiti la prima tessera ad honorem della stagione ventura “per il suo straordinario sostegno allo sport italiano e al territorio del Fermano”, si legge nella card consegnata a sorpresa nelle mani di Buffa, che con la sua inimitabile capacità narrativa ringrazia: «Nella mia vita sono sempre andato a cercarmi storie improbabili, nei collage americani ho visto robe incredibili ma quando entrai al PalaGrotta due anni fa e vidi il coach intento a stampare il giornalino capii che qui c’è qualcosa che va oltre. In quel PalaGrotta ho ritrovato la bombonera del Boca Juniors e oggi mi chiedo cosa dovrebbero pensare del lavoro fatto da questo coach tutti quelli che dopo il girone di andata erano convinti che Grottazzolina fosse già retrocessa. Dopo la vittoria esterna a Monza, personalmente, ho preso coscienza che stava per accadere qualcosa di magico».

La parola passa al padrone di casa, il sindaco Alberto Antognozzi: «Quello di vederci qui in sala consiliare in questo momento dell’anno sta ormai diventando un appuntamento tradizionale, è una cosa che mi rende orgoglioso. Due anni fa eravamo qui a presentare la A2 con un nuovo acquisto, Fedrizzi, e si capì chiaramente che l’obiettivo era quello di emergere, di provare ad arrivare ancora più in alto. Da lì in poi abbiamo vissuto tante giornate straordinarie, da Siena, all’esordio interno con Monza, al successo a Monza, al sold out con Perugia, alla salvezza ottenuta. Se non è un sogno questo». Visibilmente emozionato, accompagnato anche da diversi altri membri della giunta, il primo cittadino prosegue: «Grottazzolina vive di pallavolo da oltre 50 anni, qui si crea un mix perfetto permettendo a chi viene di esprimersi al meglio. Non finiremo mai di ringraziare questa società per il lavoro che fa dal punto di vista sportivo ma anche sociale, inorgogliendo non solo Grottazzolina ma un territorio intero».

La scena si sposta sull’altro pezzo da novanta presente al tavolo dei relatori, ovvero quel Dragan Stankovic che del volley è un vero e proprio monumento vivente. A dargli il proprio caloroso benvenuto c’è l’intero direttivo del club, con messaggi toccanti e beneauguranti da parte del presidente Romiti, del vice Laconi, del team manager Moretti, del main sponsor Sopranzi fino a coach Ortenzi: «E’ un piacere perché avere giocatori che hanno vinto tanto, vissuto tanti allenatori e tanti ambienti, perché ti portano sempre qualcosa in più. Per allenare a questi livelli io credo che sia indispensabile mettersi sempre in discussione e quando arrivano questi giocatori serve prendere il più possibile da loro. Mi è capitato già in questa stagione con Petkovic, sono giocatori che ti costringono a crescere e alzare il livello. Ma questo è anche il nostro credo di sempre, crescere, fare qualcosa di diverso pur non dando mai per scontato quanto fatto prima, non scostandosi mai dal nostro ambiente che è Grottazzolina e non quello dei grandi centri, vivendo le vittorie e le sconfitte nel modo giusto».

Arrivato in Italia (alla Lube) come ragazzo di belle speranze, Dragan Stankovic si appresta a vivere la sua diciassettesima stagione consecutiva in Superlega con l’immutata voglia di stupire, e dimostrare di essere ancora tra i migliori al mondo nel suo ruolo: «Non è semplice parlare dopo tutti questi complimenti, ringrazio davvero tutti per un benvenuto che non mi aspettavo così caloroso. Nell’ultima gara a Modena, alla domanda di uno dei giornalisti ho dichiarato subito che sarei venuto a Grottazzolina, forse anche contravvenendo alle regole mediatiche, ma io sono una persona molto diretta, non mi piacciono i giochetti, a me piace la trasparenza. Non sapevo molto di Grottazzolina nonostante i dieci anni passati alla Lube, ma da qualche anni ho visto la grande ascesa che ha avuto questo club. Nell’ultimo anno di A2 ho iniziato a seguire Marchisio, con cui ho giocato alla Lube. Mi aveva detto che l’obiettivo era provare a raggiungere la Superlega, che poi in effetti è arrivata. Nella passata stagione, dopo un brutto inizio, la società ha dimostrato di credere nei ragazzi che aveva scelto, e questa cosa mi ha colpito. In tanti avrebbero cambiato tecnico o tanti giocatori, qui si è creduto in ciò che già c’era dando serenità al gruppo, raggiungendo la salvezza addirittura prima dell’ultima gara. Anzi, a dire il vero si sono anche sfiorati i playoff, ma qualcosa bisognava lasciare anche per i prossimi anni no?»

Il sorriso generale non sposta però l’obiettivo che è ben chiaro nella testa di chi la Superlega la conosce come pochi altri al mondo: «Dovremo avere pazienza e consapevolezza che non sarà facile. Giocare a pallavolo in Italia è difficile, ci sono club che continuano ad investire tantissimo e non c’è mai un match semplice, ogni gara va disputata al 100%. Mi auguro di allenarci duramente ogni giorno, crescere durante il campionato e centrare il nostro obiettivo». Una mattinata densa di grandi emozioni, che sposta infine il suo focus sul punto centrale all’ordine del giorno, ovvero la presentazione della campagna abbonamenti. “Chi l’ha mai vista una storia così?!” è il nuovo claim scelto dal club, con un impianto comunicativo di chiara ispirazione cinematografica, frutto del lavoro sinergico svolto dal settore comunicazione del club, e nato da un’idea della grafica e social media manager Dania Spinosi a quattro mani con il dirigente delegato alla comunicazione Valerio Finucci. Un claim che nasce dall’idea di continuare a rappresentare la straordinarietà della presenza di un piccolo borgo come Grottazzolina tra i giganti della Superlega italiana, il campionato più bello del mondo, ma anche l’intento chiaro di mettere in evidenza come sia un territorio intero, ormai, ad aver adottato questa squadra aiutandola a reggere l’urto tra i grandi club. Locandina ispirata ad un classico degli anni ‘90, “Mamma ho perso l’aereo”, un film che è anche simbolo di famiglia, calore, attesa, valori che rispecchiano perfettamente lo spirito di M&G Scuola Pallavolo. La storia di un piccolo che si ritrova improvvisamente solo e deve ingegnarsi in tutti i modi possibili per difendersi dai grandi, intenzionati a derubarlo di tutto ciò che di più caro lo circonda. Un parallelo che calza a pennello con la piccola Grottazzolina, catapultata per la sua seconda stagione consecutiva nel massimo livello pallavolistico mondiale. Una storia da film, in cui tutti i tifosi sono chiamati ad essere protagonisti.

 


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