E’ già attivo presso l’Ast di Fermo il servizio di Telemedicina dedicato al paziente nefropatico. Si tratta di un servizio di telemedicina avanzata erogato dal personale medico ed infermieristico del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Fermo diretto dal dr. Donato Garofalo. Il servizio consente da remoto di intensificare il monitoraggio della terapia dialitica prescritta, migliorare il follow-up clinico e assistenziale dei pazienti in dialisi domiciliare, migliorare la qualità di vita dei pazienti e l’organizzazione del Centro dialisi. «Obiettivo? Ridurre i costi e – spiegano il dr. Donato Garofalo e il direttore generale dell’Ast Fermo, dr. Roberto Grinta – i disagi per i viaggi dell’infermiere presso il domicilio dei pazienti e anche gli spostamenti dal domicilio verso il Centro evitando disagi per il paziente e per i familiari anche in termini di giornate lavorative perse. Un servizio reso possibile grazie al grande lavoro e all’impegno di tutti i medici, gli infermieri e la funzione organizzativa Maria Teresa Illuminati».
Nel domicilio del paziente è collocato un dispositivo specifico (totem) costituito da una struttura autoportante/trasportabile, dotata di monitor touchscreen, telecamera ad elevata risoluzione controllabile da remoto, microfono vivavoce, computer, router internet per telefonia fissa e mobile mentre presso il Centro Dialisi è collocata la stazione di controllo costituita da un desktop con monitor ad elevata risoluzione e telecamera.
Notevoli vantaggi anche per il Centro Dialisi di Amandola che grazie a questa dotazione tecnologica ha garantita, in qualsiasi momento, una valutazione medica anche specialistica per teleconsulto o teleconsulenza, riducendo gli spostamenti dei medici verso la Dialisi di Amandola e dei pazienti verso l’ospedale di Fermo.
Presso la dialisi di Amandola è stato collocato un totem autoportante, articolato e movibile che consente di effettuare una teleconsulenza medico-sanitaria da parte del nefrologo del centro di riferimento o un teleconsulto da parte di altri specialisti. Obiettivi: garantire in qualsiasi momento una valutazione medica, ottimizzare la prescrizione dialitica, ridurre gli spostamenti dei medici in Cal (centro assistenza limitata) e dei pazienti verso il Centro di riferimento, realizzare una rete flessibile e sicura tra diverse strutture sanitarie anche molto distanti tra loro, e acquisire flussi video e immagini dai monitor di altre apparecchiature (ad esempio l’ecografo).
«Attraverso la telemedicina applicata alla dialisi – spiega il dr. Garofalo – lo specialista arriva direttamente a casa del paziente consentendo di effettuare televisita e/o teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio. Questo nuovo scenario apre nuovi orizzonti ad altri ambiti applicativi oltre che la dialisi domiciliare e la gestione del CAL di Amandola, come la gestione e follow up del paziente trapiantato renale evitando spostamenti tra il centro trapianti di riferimento e la Nefrologia di Fermo. Altro ambito di applicazione la presa in carico del paziente cronico con ottimizzazione dello scambio di informazioni tra i numerosi specialisti coinvolti con notevoli vantaggi per il paziente».
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