La Segreteria provinciale del Siulp di Fermo, guidata da Giovanni De Rosa, esprime «profonda preoccupazione per la situazione di sofferenza cronica che coinvolge gli uffici della Questura. Una realtà piccola ma strategica, sempre in prima linea nella tutela della sicurezza dei cittadini, si trova oggi a fronteggiare una carenza strutturale di risorse umane e logistiche che rischia seriamente di compromettere l’efficienza dei servizi essenziali».
«La Questura di Fermo, seppur di dimensioni ridotte rispetto a quelle metropolitane, svolge attività complesse – ricorda la segreteria provinciale del Sindacato italiano unitario lavoratori Polizia – con un livello di responsabilità pari a quello delle realtà più grandi. Tuttavia, da tempo si assiste a una progressiva riduzione dell’organico, aggravata da mancati reintegri e trasferimenti non compensati, che mettono in seria difficoltà il regolare funzionamento degli uffici. Gli uffici investigativi e di controllo del territorio, pur operando con organici ridotti, sono chiamati a gestire un numero crescente di indagini, segnalazioni e attività di prevenzione. Ma con risorse limitate è sempre più difficile garantire la necessaria continuità operativa. Anche gli uffici amministrativi vivono una situazione critica: i carichi di lavoro sono divenuti insostenibili e gli operatori sono costretti a sacrificarsi quotidianamente per far fronte alla carenza di personale, con ricadute negative sul benessere lavorativo e sulla qualità del servizio. A differenza di altre Questure costiere del territorio nazionale, la provincia di Fermo non dispone di alcun Commissariato sulla costa, una presenza che sarebbe fondamentale soprattutto nel periodo estivo, quando la popolazione cresce esponenzialmente a causa dell’afflusso turistico. La mancata istituzione di un Commissariato o di un presidio fisso nella zona litoranea, unita alla totale esclusione della Questura dai potenziamenti estivi, fondamentali per garantire un adeguato controllo del territorio, rappresenta una scelta incomprensibile e inaccettabile. La stagione estiva comporta infatti un sensibile aumento degli interventi, delle richieste di soccorso e delle attività di vigilanza, che continuano a gravare sul medesimo, già limitato, numero di operatori. Nonostante la Questura di Fermo non abbia beneficiato dei rinforzi previsti per il periodo estivo, continua paradossalmente a inviare personale in supporto ad altre sedi, aggravando ulteriormente una situazione già critica. Apprendiamo inoltre, con rammarico, che i cinque rinforzi previsti per la Questura arriveranno soltanto a settembre, ovvero a stagione conclusa, privando il territorio del supporto necessario proprio nel momento di maggiore necessità».
La Segreteria del Siulp si dice «da sempre attenta alle esigenze del personale e alle problematiche del territorio fermano, ed è disponibile a un confronto costruttivo con i vertici. In un momento così delicato, riteniamo fondamentale l’impegno congiunto di tutte le istituzioni. Riconosciamo la costante attenzione del Prefetto verso le criticità del territorio e confidiamo nella sua sensibilità anche in questa fase complessa. Allo stesso tempo, rivolgiamo un appello alla politica locale affinché faccia sentire con forza la propria voce nelle sedi opportune. La sicurezza dei cittadini fermani non può essere trascurata né subordinata ad altre logiche. Siamo profondamente delusi dalla situazione attuale e chiediamo un intervento urgente per correggere una gestione che sta penalizzando ingiustamente il nostro territorio e i colleghi impegnati quotidianamente nel garantire la sicurezza dei cittadini fermani. Fermo non può e non deve essere trattata come una realtà di serie B. La Questura di una provincia ha un ruolo centrale nel presidio della legalità, nella tutela della sicurezza e nella concreta presenza dello Stato».
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