L’avvocatessa Donatella Sciarresi dice sì tra poesia e musica: il paroliere Mogol è il suo testimone di nozze

di Silvia Remoli

FERMO – Sabato pomeriggio mi affretto ad uscire dall’ascensore dietro l’Hotel Astoria e mi imbatto (anzi, quasi mi ci vado a scontrare) con un uomo dal volto gentile che scende da un’auto proprio davanti all’albergo di Viale Vittorio Veneto, con valigia al seguito e porta-abito sul braccio. Lo riconosco subito, sospiro di meraviglia e mi esce un “Salve, ma è lei?!?”, con un sorriso ammirato e piacevolmente sgomento.

Se vi venisse chiesto ‘Qual è il paroliere più noto della musica italiana?’, sono certa che non esitereste un attimo e rispondereste Mogol. Ecco chi ho incontrato per caso.

Ma, se per me questo fugace saluto è stata una fortuna inaspettata, la visita a Fermo del Sig. Giulio Rapetti (il noto autore all’anagrafe) non è stata affatto una casualità: è l’invitato speciale al matrimonio dell’amica Donatella, testimone della sua unione con Fabio Morosetti, romano d’origine e marchigiano d’adozione, suo compagno da 16 anni.  

Un incontro, quello con Fabio, che Donatella descrive così: «Ci hanno presentato delle conoscenze comuni, a me all’inizio neanche piaceva, con quel modo di fare e di parlare di chi viene dalla grande città, quasi gradasso. Lui estroverso, io circospetta. Su una cosa però eravamo d’accordo: volevamo conoscerci meglio ma, mi raccomando, ci siamo detti, nulla di serio!». 

Sì, vabbè, ciaone Donatè, anzi ‘sciaone’, per dirtela alla romana.

La cerimonia e il banchetto nuziale

Domenica ad officiare la cerimonia nella cappellina di Palazzo Vinci è stata la dottoressa Luciana Mariani calla quale l’avvocatessa del foro fermano è legata da un’intensa amicizia, mentre lo chef offidano Gianmarco Di Girolami ha deliziato il palato degli ospiti con i suoi pluripremiati manicaretti e con un dolce al cioccolato bianco e cuore di frutta (che per forma e per colori richiamava l’immagine dell’uovo, simbolo di rinascita e di emozioni positive).

L’amicizia con Mogol

«Me lo ha presentato mio zio Enrico Biondi (anche lui testimone della sposa), non avrei mai immaginato che da lì in avanti che una casuale conoscenza si tramutasse in un’amicizia così profonda, in una fiducia reciproca e in un rapporto paterno e protettivo. Sono onorata che mi abbia accompagnato sino alla pronuncia del fatidico sì, e il merito è anche della bellissima moglie Daniela (Gimmelli, ndr), donna solare, ospitale, elegante» narra commossa Donatella, «Grazie alla vicinanza del CET in Umbria (centro di formazione di artisti fondato da Mogol) ed ai tanti eventi organizzati sul territorio marchigiano (tra i quali il Teatro dell’Aquila, dove si rivolse a 750 ragazzi), siamo riusciti a frequentarci e a rendere ancor più indissolubile questo legame. Pensa che si era così affezionato al mio adorato cagnolino Charlie, che ha voluto anche lui circondarsi di amici a quattro zampe della stessa razza, i Cavalier King».

Un momento magico

Nel salone azzurro di Palazzo Vinci troneggia un magnifico pianoforte a coda: è stato in questa suggestiva stanza che Mogol ha ricordato la leggenda della musica italiana, nonché amico, Lucio Battisti, raccontando alcuni aneddoti, accompagnati dalle note di ‘E penso a te’ e ‘Emozioni’, magistralmente eseguite dal cantautore maceratese Lorenzo Sbarbati.

Un dono carico di significato

Il regalo di nozze di Giulio e Daniela Mogol ha lasciato senza parole: un oggetto d’arte unico, personalizzato con le iniziali degli sposi, pensato e realizzato su misura, dall’inestimabile valore intrinseco e affettivo. Un gesto che ha confermato la generosità ed il sentimento di pura amicizia e che ha commosso Donatella e Fabio, diventando il sigillo di una giornata già carica di felicità e di amore: tu chiamale se vuoi… emozioni.

Donatella Sciarresi accompagnata da Mogol

Gli sposi Donatella Sciarresi e Fabio Morosetti

Gli sposi Donatella Sciarresi e Fabio Morosetti con Mogol