«Poliziotti: nessun rinforzo per il Fermano, anzi…» L’allarme lanciato da Patacconi (Sap)

IL SINDACATO autonomo di Polizia Il Sap di Fermo invita il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e i rappresentanti politici a «prendere  atto della gravità della situazione e a intervenire con urgenza per correggere una distribuzione di  personale che rischia di compromettere seriamente la sicurezza pubblica e l'incolumità dei colleghi. È nostro dovere rendere pubbliche queste criticità, affinché i cittadini siano consapevoli del trattamento riservato alla nostra provincia da parte di chi, pur dichiarando di voler garantire la  sicurezza, nei fatti continua a privarla delle risorse necessarie»

Alessandro Patacconi

«Il possibile lo abbiamo già fatto, l’impossibile lo stiamo facendo, per i miracoli ci  stiamo attrezzando». Il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) di Fermo stavolta prova l’arma del sarcasmo per esprimere la propria contrarietà  in considerazione della «ennesima esclusione della provincia di Fermo dai Piani di Potenziamento  Estivo 2025 e dal piano nazionale per l’assegnazione di nuovi agenti». 

«A differenza delle altre province marchigiane, che beneficeranno di significativi rinforzi in vista  dell’aumento di presenze turistiche e delle esigenze legate al periodo estivo, la (cenerentola) Questura  di Fermo – incalza il segretario provinciale Sap, Alessandro Patacconi – non riceverà alcun agente aggiuntivo per affrontare l’estate; come se non bastasse, nel piano  nazionale sono stati assegnati soltanto cinque agenti in più (da settembre!), un numero palesemente  inadeguato rispetto alle esigenze operative del territorio. A rendere tutto ancor più tragicomico il fatto che non solo mancano gli agenti, ma anche i funzionari: nessun nuovo commissario o dirigente è stato assegnato alla Questura, che conferma ormai la  cronica assenza di figure apicali, indispensabili per il coordinamento operativo e la responsabilità dei  servizi di ordine pubblico in occasione di competizioni sportive, manifestazioni o eventi di particolare  rilevanza, soprattutto durante la stagione estiva». 

La sigla sindacale denuncia inoltre «l’assurda prassi ad aggregare personale in altre sedi, su base continuativa, senza alcuna compensazione in termini di organico e di dover anche assicurare servizi  come gli accompagnamenti per le espulsioni con personale numericamente insufficiente e oramai al  limite: come ricordato prima, per i miracoli ci stiamo attrezzando. La provincia di Fermo continua a essere sistematicamente ignorata – afferma il segretario provinciale  – nonostante le nostre reiterate segnalazioni. Ci si dimentica che Fermo non è solo un territorio “di provincia”, ma anche una rilevante meta  turistica costiera e di montagna. Forse è ora che chi gestisce le assegnazioni si confronti con le realtà  del territorio, magari con l’ausilio di una cartina geografica che faccia comprendere le caratteristiche  della zona». 

«In queste condizioni sarà estremamente difficile garantire sia la sicurezza dei cittadini che quella dei  colleghi, che saranno impiegati per tutelare tutti noi senza alcun rinforzo estivo; è estremamente  necessario che si siano in tutti gli orari delle giornate almeno due “volanti” su strada, ma come si farà? Particolare allarme desta anche la situazione della Sezione Polizia Stradale di Fermo, dove non è stato  previsto alcun potenziamento, nonostante la persistente vacanza di un posto già indicato nei piani  ministeriali risalenti a dicembre 2024: anche alla stradale, quindi, si stanno attrezzando per fare  miracoli. Ciliegina sulla torta, i trasferimenti ordinari, con cui è stato previsto un potenziamento di 5 unità per  la Questura, avranno decorrenza 8 settembre per “numerosi impegni istituzionali già comunicati”. Un  ritardo inspiegabile che si traduce in un danno concreto: una beffa che si somma al danno».

Il Sap di Fermo invita dunque il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e i rappresentanti politici a «prendere  atto della gravità della situazione e a intervenire con urgenza per correggere una distribuzione di  personale che rischia di compromettere seriamente la sicurezza pubblica e l’incolumità dei colleghi. È nostro dovere rendere pubbliche queste criticità, affinché i cittadini siano consapevoli del trattamento riservato alla nostra provincia da parte di chi, pur dichiarando di voler garantire la  sicurezza, nei fatti continua a privarla delle risorse necessarie. Siamo purtroppo consapevoli che questa denuncia pubblica, come le precedenti, non sortirà  alcun effetto. Così come siamo certi che, in occasione delle prossime elezioni regionali, qualche  poliziotto da mandare a vigilare i seggi elettorali – la chiusura con altrettanto sarcasmo – si troverà sicuramente».


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