Mense scolastiche, la denuncia di Minnoni: «Tariffe scolastiche pubbliche, ma nessuna risposta all’interrogazione di sei mesi fa»

MONTEGIORGIO - La consigliera Pd attacca la giunta: «Ognuno per il proprio ruolo, si ricordi di Montegiorgio e delle persone»

 

«A Montegiorgio tariffe scolastiche pubbliche, ma nessuna risposta all’interrogazione di sei mesi fa». È un affondo diretto quello lanciato da Elvinia Minnoni all’amministrazione comunale di Montegiorgio, a pochi giorni dalla pubblicazione del nuovo tabellario relativo alle tariffe di mensa e trasporto scolastico per l’anno 2025/2026.

I cittadini possono ora consultare le cifre aggiornate, ma, fa notare Minnoni, l’interrogazione, a sua prima firma, presentata dalla minoranza nel gennaio 2025 è ancora inevasa. «Troviamo grave, e tutt’altro che corretto, questo non voler trattare i temi nelle sedi preposte» sostiene.

«Oltre quella, ci sono tanti altri atti che ancora aspettano “nel cassetto” la disponibilità da parte della maggioranza di convocare i Consigli comunali per poter essere equamente discussi. L’amministrazione dovrebbe ricordare che la minoranza svolge il suo lavoro per consentire un contraddittorio democratico (fondamentale per un paese!) e, soprattutto, per dare risposte concrete ai cittadini. Risposte che, a quanto pare, non sono importanti per la giunta attuale che infatti non risponde a quella interrogazione che si concludeva proprio chiedendo: perché l’amministrazione si sia concentrata al voler premiare i nuovi iscritti senza premurarsi di applicare favorevolmente la medesima misura per i già presenti studenti e studentesse; se, per l’anno scolastico 2025/2026, intendano ripetere queste scelte; se intendano eliminare le disparità attuate. Domande rimaste, come tante altre, inconsiderate. Eppure, nel “nuovo” tabellario la discriminazione, il non applicare il valore Isee a tutti gli studenti e studentesse indistintamente, si ripete e sembra non interessare affatto l’amministrazione.  Ma interessa la minoranza» continua, per poi attaccare: «Ci chiediamo, alla luce del tutto, se queste modalità rispecchino veramente la democraticità: evitare di rispondere agli atti della minoranza ed azionare misure non egualitarie, sono specchio di una giusta amministrazione? Sono adempire ai propri ruoli istituzionali, per i quali si viene eletti (e pagati)?». 

E in conclusione, afferma: «Molte famiglie montegiorgesi faticano ad arrivare a fine mese: oltre agli impegni che i nostri amministratori hanno al di fuori dal paese nel quale sono chiamati ad amministrare, ricorderei che questo tema, e gli altri già sottoposti ed ancora in attesa di risposta, riguardano eccome chi amministra il nostro Comune che dovrebbe tutelare, quando possibile, il bene di ognuno/a con misure egualitarie e di sostegno.  Anche “gli altri” come riportato in tabella, hanno diritto ad una tariffa consona alle proprie possibilità».      

Silvia Ilari 

 


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