Per il vicebrigadiere Di Cicco è arrivato il momento della pensione. Il “grazie” di amici e conoscenti

SALUTI - Di Cicco si è arruolato nell'Arma nel mese di febbraio 1988 presso la Scuola Allievi Carabinieri Ausiliari di Chieti. Ha prestato servizio in diverse stazioni carabinieri del Fermano fino alla Centrale operativa dei carabinieri di Montegiorgio.

Il vicebrigadiere Gaetano Antonio Di Cicco

Per il vicebrigadiere Gaetano Antonio Di Cicco (ma per tanti, Nino) è giunto il momento di appendere la divisa al chiodo. Anche se, come capita quando un carabiniere se ne va in pensione, gli alamari  sono cuciti addosso. E un carabiniere resterà tale per sempre. E oggi amici, conoscenti e anche dei colleghi lo salutano con affetto ringraziandolo per il servizio prestato alla comunità.

Di Cicco si è arruolato nell’Arma nel mese di febbraio 1988 presso la Scuola Allievi Carabinieri Ausiliari di Chieti. Come prima destinazione è stato all’11esimo Battaglione Carabinieri “Puglia” di Bari, con cui ha partecipato anche alle operazioni di rastrellamento nelle montagne dell’Aspromonte alla ricerca dei sequestrati (Cesare Casella, Maria Graziella Belcastro e Carlo Celadon) in mano all’anonima sequestri calabrese. Da maggio 1989 a giugno 1994, è stato inviato a prestare servizio alla Stazione Carabinieri di Monte San Pietrangeli. Da giugno 1994 ad aprile 1997, in servizio presso i carabinieri di Servigliano, da aprile 1997 a settembre 2000, a Porto Sant’Elpidio e poi, da settembre 2000 a settembre 2023, alla stazione carabinieri di Montegiorgio. Nell’ottobre 2023, è stato ammesso a frequentare il corso di Allievi Marescialli e Brigadieri presso la Scuola di Velletri e destinato successivamente, nello stesso anno, alla Centrale operativa dei carabinieri di Montegiorgio.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti