Renzo Interlenghi
«Abbiamo, volutamente, fatto trascorrere qualche settimana, dall’annuncio dell’uscita dalla maggioranza della lista “La città che vogliamo” nonché del consigliere Lucci. Il quadro che si mostra alla città è evidente, la “maggioranza delle meraviglie” non esiste più e, come spesso abbiamo detto, il risultato elettorale era “drogato” dall’unione di forze e idee completamente opposte: destra e sinistra camuffate da un civismo di facciata hanno partorito una sorta di Frankenstein politico che, alla lunga, non ha retto». A dirlo è il consigliere di minoranza a Fermo Renzo Interlenghi.
«Potremmo affermare che questo corpo multiforme ha avuto una crisi di rigetto – prosegue il consigliere -, causata dalla volontà di stravincere, di entrare nella storia e, un po’ come il pifferaio magico, ha condotto la città nel meraviglioso mondo delle sagre e delle feste, costruendo di tutto e di più, facendo favori a destra e a manca in forza di una scelta liberista votata al “fare”. Il “fare”, però, se non lo si riempie di contenuti e ideali è un sacco vuoto, tanto è vero che ormai è imminente la prossima candidatura del nostro sindaco civico, col centrodestra. Ovviamente è un suo diritto, ma riuscirà ad ingannare nuovamente gli elettori di centrosinistra fingendosi “asessuato politicamente” e facendo votare per Acquaroli? Lo sapremo, forse, a settembre. La politica del “fare”, però, si è dimenticata di ristrutturare il Circolo tennis, così da farlo diventare preda succulenta per privati che, dovendo rientrare di un errato investimento (il parcheggio dell’ospedale), hanno proposto lo scambio tra l’area del Circolo tennis e quella del parcheggio per “spostare” lì i campi da tennis. Diversamente, sempre il “magnanimo” privato intenterà causa per circa 3 milioni e mezzo di euro al Comune di Fermo. Insomma: una pistola puntata alla tempia che noi non accettiamo assolutamente. Personalmente ritengo che i campi da tennis vadano lasciati là dove sono, per storia e perché rappresentano un polmone verde nel cuore della città, eppoi basta con centri commerciali e supermercati. Campi che, però, devono essere ristrutturati e modernizzati a spese del Comune. Vediamo se la maggioranza delle meraviglie (che non c’è più) riuscirà a fare un bel progetto da farsi finanziare, considerato che la riqualificazione della struttura sportiva la migliorerebbe non solo dal punto di vista funzionale, quanto ambientale: terra rossa artificiale che non necessita di essere innaffiata, cambio dell’impianto di illuminazione, nonché di quello per il riscaldamento. Adesso è iniziata una nuova partita. Riuscirà a giunta a mangiare il panettone? Molti, tra cui noi, pensano di no.
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