«Da mesi il litorale è un cantiere di camion, ruspe, betoniere, pontoni. Grandi lavori per le scogliere, per la vasca “di prima pioggia” sulL’ex Serafini, per il rifacimento di tutto il lungomare centro e per la sistemazione della spiaggia. Una serie di opere imponenti e mai viste prima, programmate da anni con risorse principalmente della Regione a cui si sono aggiunti i finanziamenti del Pnrr per un importo complessivo sull’ordine di 40 milioni di Euro. Ci sarebbe da Aspettarsi un gran lavoro di idee, proposte, progetti, dibattiti, comunicati, valutazioni sull’impatto economico e ambientale e infine curiosità della gente. Al posto di tutto questo un silenzio imbarazzante». E’ quanto denunciano dal Circolo Legambiente “Antonietta Belletti” Porto Sant’Elpidio.
«La trasformazione della città avviene all’insaputa dei cittadini. Sappiamo che tutti i lavori che si stanno facendo sono innescati da emergenze ambientali e hanno come obiettivo l’incentivazione del comparto turistico. Il silenzio generale sullo scambio tra territorio e turismo ci lascia perplessi. Non bisogna guardare solo ai numeri. Va salvaguardata la ricchezza esistente, i paesaggi, la qualità dell’abitare, le comunità esistenti le loro culture e identità. Anche su questo abbiamo registrato silenzio» concludono dal Circolo.
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