Fabrizio Cesetti
«Onestamente non so dove abbia vissuto Alan Petrini negli ultimi dieci anni e che cosa abbia fatto nel suo ruolo di consigliere provinciale, ma ci vuole davvero una fantasia galoppante per attribuire il merito esclusivo della realizzazione del nuovo ospedale di Amandola alla giunta regionale di Francesco Acquaroli. Tra l’altro nemmeno il presidente, né tanto meno gli assessori competenti Saltamartini e Baldelli, si erano mai spinti a tanto. Anzi, reciprocamente ci siamo sempre riconosciuti il lavoro svolto». Così il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti replica alle dichiarazioni del leghista Alan Petrini sul nuovo ospedale di Amandola.
«È noto a tutti – afferma Cesetti – che l’Ospedale dei Sibillini è una struttura fortemente voluta all’indomani del devastante sisma 2016 dall’allora giunta Ceriscioli, che con un investimento di circa 18,8 milioni di euro aveva iniziato la sua realizzazione per restituire a questo territorio un’opera pubblica capace di garantire servizi ai cittadini e rilanciare le aree interne respingendo lo spettro dello spopolamento. Prima di questa infelice uscita di Petrini, nessuno aveva mai messo in discussione ciò. D’altra parte, io stesso ho avuto modo di complimentarmi pubblicamente con l’attuale giunta regionale per aver saputo raccogliere il testimone che avevamo lasciato, portando a termine i lavori già da noi avviati. Perché così fanno gli amministratori seri, quelli che a prescindere dagli schieramenti lavorano, quando possibile anche insieme, per il bene delle comunità. A Petrini consiglio più studio e maggiore sobrietà, perché sparate demagogiche come la sua, minano la credibilità delle istituzioni».
«Il consigliere provinciale della Lega poi – continua Cesetti – sorvola sul fatto che la giunta Acquaroli, dopo aver completato i lavori, ha inaugurato una scatola vuota, avendo lasciato il nuovo ospedale privo di una reale capacità operativa. Solo recentemente, nello scorso giugno, con il rientro nell’ospedale di Amandola del reparto di Medicina, è stato mosso un piccolo primo passo in questa direzione. Ma molto resta ancora molto da fare: ho più volte sollecitato la giunta regionale, con atti ispettivi e mozioni in consiglio regionale, a predisporre le necessarie risorse volte a dotare la struttura delle strumentazioni indispensabili per avviare tutte le specialistiche previste e varare i bandi pubblici per l’assunzione del personale medico, paramedico e amministrativo necessario. Questioni fondamentali, di cui temo Petrini non sia neppure a conoscenza, preso com’è dalla sua foga propagandistica. Da parte mia, posso assicurare che in queste ultime settimane prima delle elezioni, continuerò a sollevare questi temi in aula affinché si arrivi quanto prima a un ospedale pienamente operativo, capace di garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini. Male che va, provvederemo a farlo noi, a partire dal prossimo autunno, quando i risultati delle urne renderanno concreta la diffusa volontà dei marchigiani di chiudere questa fallimentare parentesi della destra al governo delle Marche».
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