FERMO – Successo per il Campus Portieri 2025, l’iniziativa dedicata alla formazione dei giovani estremi difensori organizzata dalla società Asd Capodarco Calcio.
Il seminario formativo si è svolto nei giorni scorsi presso il centro sportivo “Angelo Postacchini”, ed ha registrato un’adesione di oltre 30 partecipanti, con giovani portieri giunti da tutto il Fermano ed oltre i confini provinciali.
A guidare i ragazzi è stata la figura storica di Massimo Cacciatori, ex portiere nella massima serie italiana ed ora collaboratore federale radicato a Coverciano, la casa madre della Nazionale Italiana. Al suo fianco Davide Cavaliere, preparatore in Serie B con il Frosinone e con loro un binomio di preparatori specializzati nel ruolo specifico del portiere come Simone Santarelli e Stefano Ciribè. A completare il team, che ha saputo combinare rigore professionale ed approccio motivazionale, l’impegno profuso nel merito dai tecnici Concetti, Cardone, Pompa e Tosoni.
«Fin dal primo giorno l’entusiasmo è stato palpabile: giovani portieri di età compresa tra i 6 e i 18 anni si sono alternati tra sedute tecniche, lavori specifici sulla postura, reattività, uscite alte e basse e moduli tattici personalizzati in base all’età e al livello di preparazione – il commento degli organizzatori -. Si è trattato di un’offerta formativa di alto profilo, resa possibile grazie alla presenza di uno staff tecnico di prim’ordine. Il livello tecnico espresso durante il campus è stato definito straordinariamente alto dai presenti. Diversi ragazzi hanno mostrato qualità fuori dal comune, sia per la capacità di lettura del gioco che per la reattività dimostrata tra i pali».
Oltre agli allenamenti, il campus ha offerto indicazioni sulla corretta alimentazione, fornendo pasti adeguati in relazione al lavoro fisico svolto, prevenzione degli infortuni e preparazione mentale, sottolineando l’importanza di una formazione completa e multidisciplinare. Al momento della chiusura è intervenuto il sindaco Paolo Calcinaro e l’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini, tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione ai lavori. Il premio più grande, come ha sottolineato lo stesso Davide Cavaliere, è stato però il «vedere crescere i ragazzi giorno dopo giorno, dentro e fuori dal campo».
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