Amandola è Villaggio montano certificato Cai, festa per la celebrazione del riconoscimento (Video e Foto)
AMANDOLA - Si è svolta, ieri, a Campolungo, alle pendici del Castel Manardo, l'inaugurazione del Villaggio Montano Certificato Cai, un progetto che si è concretizzato con l'impegno sinergico di pubblico e privato.
Giornata ricca di soddisfazioni, quella di ieri, per Amandola. Si è svolta, infatti, a Campolungo, alle pendici del Castel Manardo,l’inaugurazione del Villaggio Montano Certificato Cai, un progetto che si è concretizzato con l’impegno sinergico di pubblico e privato.
Presenti il sindaco Adolfo Marinangeli, assessori e consiglieri dell’amministrazione comunale di Amandola, il Cai locale e le delegazioni di Marche, Abruzzo e Lombardia, il responsabile del progetto Alberto Ghedina, il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, quello di Smerillo, Tonino Severini e un nutrito pubblico.
La mattinata è stata allietata dal Coro del Cai di Fermo che, come ha sottolineato l’assessore al turismo Maria Rita Grazioli, con i suoi canti ha offerto uno spunto di riflessionesull’esigenza di lavorare insieme per uno scopo unico e una gestione responsabile del futuro del territorio. «Amandola è risultato essere un Comune molto sensibile – ha asserito Ghedina– che ha dato prova di un impegno corale e di un ottimo approccio ad un turismo qualificato, lento; quello che apprezza le bellezze dei luoghi, i valori e le tradizioni senza speculare».
«Come Cai comanda– ha evidenziato Raffaela Iale del Cai fermano – siamo andati in cordata per difendere i nostri beni, senza alzare muri ma al servizio di un territorio che esprime tante ricchezze.Il futuro – ha continuato – sarà rappresentato da un sistema olistico intero fatto di accoglienza, servizi e contatti diretti».
Sette aziende, infatti, collaboreranno alla buona riuscita del piano. «Porte aperte a tutti e benvenuti a casa nostra»ha esclamato il portavoce Roberto Di Mulo, titolare dell’azienda “Angolo di Paradiso”.
VMont sarà un progetto che porterà giovamento in luoghi dove rimanere è tanto difficile. Quarantacinque sono in totale i villaggi Cai certificati in diversi paesi d’Europa, a dimostrazione che la fratellanza e la rete di condivisione contribuiscono ad eliminare frontiere e barriere umane. Restando e facendo rete si scrivono nuovi pezzi storia.
A riconoscenza dell’impegno degli operatori pubblici e privati il Cai ha consegnato targhe, gagliardetti e materiale di promozione. Grande il sollecito dei vertici nazionali Cai ad alimentare la passione per la montagna, amore e cura: «Ad essa dobbiamo rispetto; basta con l’overtouring e la spazzatura residua– ha detto con profonda ammirazione per la genuinità dei Monti Sibillini– sono ammalianti, nulla da invidiare al Parco dell’Adamello».
Incantata da questo contesto montano anche Olimpia Leopardi, madrina d’eccezione dell’evento, erede del grande Giacomo.Proprio del poeta, struggente e amorevole cantore dei Monti Azzurri, è stato recitato, a conclusione della mattinata e a cura del gruppo teatrale Os Aridum di Amandola, un pezzo de “Le Ricordanze” e “e che pensieri immensi, che dolci sogni m’ispirò la vista di quel lontano mar, quei monti azzurri…”.