di Silvia Ilari
*** aggiornamento dell’11 luglio 2025 ***
Al momento l’ostruzione permane, ma la volontaria Antonini, è riuscita a parlare con un geometra del Comune di Fermo, venuto per fotografare il vicino campo da rugby in costruzione.
Messo al corrente dell’accaduto, il geometra ha scattato delle foto che avrebbe fatto avere «a chi di competenza».
Generalmente, i volontari sono tenuti a garantire la pulizia giornaliera ma, in un caso come questo, i Comuni hanno la facoltà di intervenire con ordinanze per il ripristino e il decoro dell’area.
***
Monta la protesta a Marina Palmense. Ignoti hanno coperto con della terra la postazione destinata alla somministrazione del cibo della colonia felina.
Colonia felina regolarmente censita, è gestita da tre volontari che si alternano. A denunciare l’accaduto con un post su Facebook è una di loro, da sempre impegnata in battaglie per benessere degli animali.
Senza mezzi termini, ha affermato: «Dietro a questo cumulo di terra c’è postazione di cibo della colonia felina all’interno dei campi da calcio e da rugby di Marina Palmense (riferendosi a quanto si vede nelle foto scattate n.d.r). Ora, io mi chiedo chi sarà stato quell’intelligentone che ha fatto scaricare della terra che per ora è inutilizzata. Sarà il caldo a dare alla testa, sicuramente. Anche perché l’erba ha raggiunto il metro di altezza…ma sì…va bene così…senza alcun rispetto per i volontari che curano la colonia».
Secondo quanto emerso, il cumulo di terra rende inaccessibile la postazione dove i volontari lasciano da mangiare per i gatti.
Cosa dice la legge
L’episodio solleva interrogativi importanti sulla gestione degli spazi pubblici e sulla tutela delle colonie feline, che – lo ricordiamo – sono riconosciute e protette dalle leggi. Già la legge regionale 10/1997 prevede, tra l’altro, che non possano essere spostate (art.14). In altre parole, la presenza stabile di gatti in un certo luogo è considerata legittima.
Inoltre, viene definito habitat di colonia felina «qualsiasi territorio urbano e non, edificato o non, sia esso pubblico che privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia accudita o meno da cittadini».
Emerge, di conseguenza, la necessità di garantire agli animali presenti un habitat adeguato alle loro esigenze. A fare da garanti, secondo la legge regionale 18/2015, sono i Comuni che garantiscono che le colonie siano seguite correttamente. Raccolte le segnalazioni dei volontari, che possono rivolgersi al Comune preposto e all’ASUR, questi ultimi possono intervenire per ripristinare le migliori condizioni per il benessere animale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati