Fabrizio Cesetti
«In questi ultimi cinque anni, nel territorio della provincia di Fermo, è stato un gran proliferare di interventi infrastrutturali, tanto nell’ambito dell’edilizia sanitaria quanto in quello della viabilità. Interventi che sono stati ideati, programmati e soprattutto finanziati dalla precedente giunta Ceriscioli, di cui ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico di assessore al Bilancio. E il Piano delle Opere Pubbliche approvato ieri dal consiglio regionale non fa altro che confermarlo. Nel Fermano, per tutta la durata del suo mandato, l’Amministrazione Acquaroli non è stata capace di realizzare una sola opera in più rispetto a quanto ha ricevuto in eredità da noi del centrosinistra». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, commentando il nuovo Piano triennale delle Opere Pubbliche 2025-2027, approvato ieri dall’Assemblea legislativa delle Marche.
Cesetti passa poi a elencare i principali interventi realizzati o in corso di realizzazione: «Chi ha programmato il nuovo Murri di Fermo? Lo sanno tutti: la giunta Ceriscioli, stanziando 70 milioni di euro nel 2015 e altri 30 milioni nel 2019. Come ho sempre fatto, do atto all’assessore Baldelli di essere stato bravo a raccogliere il testimone che gli abbiamo lasciato, grazie soprattutto alle competenze professionali presenti nella struttura tecnica da noi nominata e che, non a caso, il centrodestra non si è neppure sognato di intaccare. E penso pure che Baldelli abbia fatto bene a trovare qualche finanziamento nazionale per completare il progetto con la Palazzina Covid. Ma la sostanza dei fatti non cambia e il marchio sul nuovo ospedale di Fermo è indiscutibilmente quello impresso dalla giunta Ceriscioli. La stessa cosa dicasi per l’Ospedale dei Sibillini di Amandola, deciso dopo il sisma insieme al sindaco Marinangeli e finanziato dalla giunta Ceriscioli con 18,8 milioni di euro, così come l’ospedale di comunità di Montegiorgio, per la cui ristrutturazione deliberammo ben 4,1 milioni di euro».
Ma Cesetti elenca anche i tanti progetti sul fronte della viabilità, a partire da quella di adduzione del nuovo ospedale di Fermo per complessivi 11 milioni di euro: «Ricordo la rotatoria di San Marco alle Paludi, già realizzata con un investimento di 800 mila euro, i 5 milioni di euro per i lavori sul Lungotenna, in corso di realizzazione, i 3,8 milioni di euro per la viabilità di stretta pertinenza dell’ospedale (rotatoria e ponte di collegamento), i 700 mila per la rotatoria sulla Mezzina, già realizzata, e i 700 mila euro per la strada da Torre San Patrizio al nuovo ospedale. E potrei andare avanti ancora con gli interventi riguardanti la variante Molini e la circonvallazione di Amandola, per cui mettemmo a disposizione della Provincia di Fermo rispettivamente 4,9 e 6,2 milioni di euro. Senza dimenticare, naturalmente, la battaglia per reperire le risorse volte a rilanciare il mercato coperto di Fermo e la realizzazione di nuove piste ciclabili, oltre che il ponte ciclo-pedonale sull’Ete Vivo, tra Fermo e Porto San Giorgio».
«Come si suol dire – conclude Cesetti – i fatti sono argomenti testardi e non si prestano a interpretazioni di parte. Ciò vale non solo per la maggioranza in consiglio regionale, ma anche per il sindaco di Fermo, che sperando in un futuro assessorato in Regione, che per lui non arriverà mai, non perde occasione di blandire quotidianamente il centrodestra marchigiano, mistificando la realtà e dimenticandosi di ricordare i meriti di chi ha realizzato in questo territorio, nonché nel capoluogo che lui stesso amministra, opere che non si erano mai viste».
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