Il Consiglio Comunale fermano ha approvato nella serata di ieri la mozione, proposta dalla maggioranza, che delinea la futura destinazione dell’attuale sede dell’Ospedale “Augusto Murri”, destinato a essere trasferito nella nuova struttura di Campiglione. Una fase di transizione importante, su cui si concentrano ora riflessioni strategiche e confronto istituzionale.
Tra i punti fermi annunciati dal sindaco Paolo Calcinaro, la volontà di trasferire all’interno dell’attuale plesso ospedaliero gli uffici della Provincia, i servizi Inrca oggi collocati a Santa Petronilla e il punto prelievi, attualmente annesso alla sede dell’Ast: «Parliamo di un edificio molto grande, in una zona centrale e strategica per la città, dove è necessario ricollocare delle attività», ha sottolineato il primo cittadino.
Il sindaco ha anche riferito di primi contatti già avviati con Provincia, Regione e Ast per arrivare a un accordo di programma che consenta una transizione efficace. Più cauta l’opposizione, che ha sollevato perplessità sia sul metodo, con un ordine del giorno mai discusso in precedenza, sia sui dettagli del trasferimento.
Paolo Nicolai del Pd ha invitato alla prudenza: «Uno spostamento di questo tipo non può avvenire a stralci. Ci siamo chiesti se davvero l’Ast sia pronta a valutare un’operazione simile? E quanto sono stati coinvolti gli uffici della Provincia?».
A preoccupare è anche il rischio che si generino disfunzioni nei servizi sanitari o nel tessuto urbano, con strutture svuotate e non riconvertite.
Dello stesso avviso Savino Febi, consigliere de La città che vogliamo, che ha invitato a non disperdere il patrimonio funzionale dell’attuale struttura: «L’ospedale oggi funziona. Evitiamo che l’impiantistica finisca in un sottoscala. L’idea della cittadella sanitaria è plausibile, ma va attuata con attenzione, senza creare vuoti».
Silvia Ilari
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