«Al Consiglio Comunale si è discussa e votata la mozione riguardante l’interruzione volontaria di gravidanza. Nonostante il tema fosse la semplice applicazione della legge 194 e delle linee guida ministeriali, numerose sono state le dichiarazioni, sintomo di una mentalità retrograda che criminalizza il diritto all’aborto. Anche se la mozione è passata, non possiamo non denunciare ciò che è accaduto in assise». A parlare è la Rete degli Studenti Medi.
«Tante le critiche alla cosiddetta base “ideologica” e parziale nei consultori, dove auspicano di vedere i pro-vita, al provvedimento giudicato lesivo per i “diritti del nascituro” oltre alla strenua difesa dell’obiezione di coscienza, in realtà non affatto minacciata dalla mozione, ma riaffermata, e all’indifferenza verso le persone trans».
«C’è chi afferma che citare in piazza i nomi di chi è uscito dallo scorso consiglio sia “un bruttissimo atto autoritario”, come se impedire a delle donne di avere la libera scelta sul proprio corpo non sia da meno – afferma la coordinatrice provinciale Greta Lattanzi, rispondendo alle accuse riferite alla piazza organizzata insieme al Comitato 5 luglio, Common Bubble e Giovani Comunisti/e – Se la mozione è passata, il merito è della cittadinanza impegnatasi partecipando numerosa alla piazza e al Consiglio, dimostrando che non è disposta a vedersi intaccata nei suoi diritti. Tuttavia siamo consci che ciò non basti: pretendiamo che le scuole siano presidi dove, attraverso l’educazione sessuo-affettiva, si sia consapevoli dei propri diritti».
Interruzione volontaria di gravidanza, stavolta la mozione incassa l’ok del Consiglio
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati