Comuni uniti per rendere la Valdaso attrattiva: Monte Rinaldo, Ortezzano e Montottone fanno squadra

L’IDEA è quella di potenziare l’offerta turistica, ampliandone la varietà e la qualità, creando un network di residenze diffuso in ciascun Borgo, che unisca l'esigenza di alloggio con l’opportunità di vivere e conoscere le comunità locali. Ad unirsi Monte Rinaldo, Ortezzano e Montottone

Monte Rinaldo

Il progetto Monte Rinaldo – Montottone – Ortezzano: una nuova attrattiva turistica nella Valle dell’Aso intende rafforzare le connessioni tra i tre Comuni riuniti in aggregazione e le loro Comunità locali, ponendo le premesse concrete per la creazione di un sistema turistico-culturale organizzato. La sistematizzazione dell’offerta turistica e l’evoluzione dell’area in termini di destinazione unica poli-prodotto sono i presupposti sui quali le Amministrazioni hanno definito una strategia comune per la valorizzazione dell’intero comprensorio. Tra gli obiettivi chiave del Progetto vi è la valorizzazione dell’immagine dei Borghi, con particolare attenzione alla loro autenticità e agli aspetti immateriali che arricchiscono l’esperienza del visitatore. L’idea centrale è quella di potenziare l’offerta turistica, ampliandone la varietà e la qualità, creando un network di residenze diffuso in ciascun Borgo, che unisca l’esigenza di alloggio con l’opportunità di vivere e conoscere le Comunità locali. Il Progetto prevede inoltre importanti investimenti in nuove strutture e servizi per la mobilità sostenibile, il ricorso a tecnologie innovative per promuovere l’identità storica e culturale dell’area e l’erogazione di contributi finalizzati a promuovere iniziative imprenditoriali nel settore dell’accoglienza, della ricettività turistica e della ristorazione.
Grazie all’opportunità offerta dall’Avviso regionale, il Progetto rafforza la coesione tra le Amministrazioni e le Comunità coinvolte, proponendo azioni strutturali integrate per riposizionare l’offerta turistica e accrescere l’attrattività e la competitività dell’area, con una capacità di creare opportunità di impresa e contribuire allo sviluppo del territorio potenzialmente molto elevata.

Gianmario Borroni

«Il Progetto punta a mettere in rete i Borghi di Monte Rinaldo, Montottone e Ortezzano e – spiega Gianmario Borroni, sindaco di Monte Rinaldo, Comune capofila del progetto – si pone in continuità con gli interventi di riqualificazione già attuati dalle Amministrazioni nel biennio precedente, che nel complesso ammontano ad oltre 4,5 milioni di euro. Le risorse che la Regione ha stanziato per il Progetto ammontano a un milione di euro, che verrà impiegato per sostenere e completare un modello di sviluppo che si fonda sia sulla rigenerazione urbana con risorse della ricostruzione post sisma che sulla coesione tra Enti locali, Associazioni ed Imprese. Una lungimirante sinergia, che si pone l’obiettivo di una rinascita sostenibile dei Borghi valorizzando gli aspetti caratterizzanti di ogni Comunità. Si tratta di un operazione congiunta con la quale si punta sia alla rigenerazione urbana dei tre borghi sia alla rigenerazione economica. La parte della rigenerazione urbana era già iniziata ed è una strategia che stiamo condividendo da un po’ di tempo. Le teppe previste per la rigenerazione economica verranno realizzate utilizzando l’importo stanziato dalla Regione».

Cosa prevede il progetto? «Un’accoglienza diffusa – aggiunge Borroni – nei tre borghi e lo sviluppo di una ciclovia ad anello che si sviluppa all’interno dei territori dei tre Comuni. Queste sono le linee cardine del progetto e, intorno a tutto questo, favoriremo l’insediamento di nuove attività e il potenziamento di quelle già esistenti. Tutto questo senza snaturare le caratteristiche delle comunità, il nostro obiettivo è attirare uno sviluppo turistico sostenibile nel rispetto dell’autenticità dei borghi e della loro storia naturale. Sicuramente il merito di tutto questo va al Presidente della Regione Francesco Acquaroli e alla sua compagine per aver attuato una strategia che pone una attenzione importante verso i piccoli borghi, una strategia altamente qualificante per gli stessi. Questo sottolinea il lavoro che stiamo facendo con Borghi Autentici delle Marche (di cui Borroni è membro del consiglio direttivo nazionale) che è un lavoro incentrato sul patrimonio immateriale delle comunità che va salvaguardato e narrato con fierezza».

Ortezzano

«Il bando – rimarca Carla Piermarini, sindaco di Ortezzano, Comune partner del progetto – è un’occasione straordinaria per progettare e realizzare il futuro di un territorio più ampio rispetto ai singoli Comuni. Insieme ai colleghi Sindaci di Monte Rinaldo e Montottone abbiamo messo a disposizione spazi comunali e previsto di realizzarne di nuovi per rendere i nostri Borghi ancora più belli e più attraenti dal punto di vista turistico. Abbiamo condiviso la necessità di ampliare l’accoglienza proponendo un network di residenze diffuse in sinergia con i privati e la realizzazione di un percorso ciclopedonale che faciliti la mobilità dei turisti e dei residenti in un’ottica di promozione del benessere psico-fisico. Nello specifico a Ortezzano il Progetto prevede la ristrutturazione di un immobile del Centro storico e la sua riconversione in casa vacanze».

Carla Piermarini

«In località Rignano – aggiunge Piermarini – realizzeremo un punto panoramico ad integrazione della rete di punti di osservazione previsti nel percorso ciclopedonale. Inoltre è previsto l’acquisto di un’isola fotovoltaica per la ricarica di bici elettriche da posizionare nel centro urbano, per favorire la mobilità sostenibile».

Giovanni Carelli

«Sono orgoglioso di far parte di questo Progetto ambizioso, che guarda al futuro dei nostri Borghi con visione e concretezza. L’intervento «Borgo Accogliente» rappresenta – le parole di Giovanni Carelli, sindaco di Montottone, Comune partner del progetto – un’opportunità preziosa per valorizzare le nostre identità locali e creare nuove occasioni di sviluppo sostenibile, turismo di qualità e rigenerazione urbana. Per Montottone, in particolare, questo significa molto più che realizzare opere: significa creare condizioni reali per vivere il Borgo in modo nuovo. La creazione di un network di residenze diffuse, fortemente integrato nel tessuto urbano e sociale, offrirà un modello di ospitalità autentico e sostenibile. L’area attrezzata per la sosta di autocaravan consentirà di attrarre un turismo lento e consapevole, in sintonia con l’ambiente e i ritmi del territorio. Il nuovo parco pubblico, infine, restituirà ai cittadini uno spazio di aggregazione e benessere, rafforzando il senso di comunità. Ringrazio la Regione Marche per aver creduto in questo Progetto e i Comuni partner per il lavoro condiviso».

Antonietta Vitali

Monte Rinaldo – La Cuma


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